Lo avevamo già detto dopo Wengen: gli azzurri hanno fatto un passo indietro, o forse gli avversari uno in avanti, questa stagione. Sette slalom e zero podi. Il piatto piange, anche perché Manfred Moelgg, terzo lo scorso anno nella Coppa del Mondo di disciplina, e Stefano Gross sono in grado di vincere o salire sul podio dal momento che lo hanno in passato ampiamente dimostrato. Invece diverse gare nella top ten per Manni e Sabo, ma per i gradini della gloria niente da fare. Almeno dopo sette gare. Vediamo il cammino fino ad oggi. Levi: nono Moelgg. Val d’Isere: sesto Gross. Madonna di Campiglio: settimo Moelgg e nono Gross. Zagabria: decimo Moelgg. Adelboden: sesto Gross. Wengen: settimo Gross. Kitzbuehel: nono Moelgg.
E gli altri? Nessuna top ten. Tommaso Sala, finalmente, è tornato a punti: tuttavia il brianzolo sembra involuto rispetto allo scorso inverno. Speriamo che il Gaslern lo abbia sbloccato. Giuliano Razzoli fa una fatica da matti: a Kitz partiva oltre il numero 40 e anche sulla pista austriaca non è riuscito a lasciare il segno ed è deragliato. Federico Liberatore e Fabian Bacher faticano a centrare una qualifica. E’ vero, oggi ci sono andati vicini, ma anche a Kitzbuehel si poteva stare davanti. Un esempio? Noel con il 47 ottavo. E anche in altre gare da dietro alcuni ragazzi hanno primeggiato. Patrick Thaler non pervenuto: sarà l’ultimo anno per l’eterno ‘nonno di Sarntal’. Riccardo Tonetti, bene la prima manche di Wengen, ma troppo poco: gigante e combinata i suoi veri obiettivi. Cristian Deville era riuscito a stare due volte nei trenta, ma a Wengen si è infortunato. Insomma, slalom in difficoltà. Certo, ai Giochi Olimpici, gara per antonomasia della stagione, forse della vita, può cambiare tutto. E’ gara secca e allo stesso tempo una medaglia ti salva di colpo un’annata difficile. Ma intanto prima dei Giochi vogliamo vedere uno squillo dai nostri ragazzi: intanto martedì notte il magico appuntamento della Night Race sulla Planai di Schladming. Forza ragazzi, si può fare!