E’ il banchiere Simone Azzoaglio il presidente dello sci club Ski College Limone, solida realtà del cuneese, da sempre un appassionato di sci. Entra nel dibattito dello sci giovanile e lo fa con un taglio in parte differente, sicuramente originale. Eccolo Azzoaglio: «La qualità umana è il valore fondamentale. Saper insegnare, oltre che saper fare crescere tecnicamente, anche valori come impegno, rispetto, lo stare insieme, è fondamentale, quasi imprescindibile. Gli sci club non devono dimenticare la loro missione autentica, che è duplice ma allo stesso tempo ugualmente fondamentale. Insegnare a sciare, a competere, a confrontarsi, ma anche far crescere i ragazzi e le ragazze come persone il più mature possibile in vista del futuro».
Azzoaglio si fida del direttore tecnico Stefano Dalmasso. Continua il manager: «Dalmasso ha competenze e esperienze straordinarie. La sua storia vincente è oggettiva e si è saputo calare perfettamente nel ruolo guida di un club. Abbiamo scelto dei tecnici che fanno gruppo e che sanno fare squadra, tornando agli elementi e valori sopracitati». Azzoaglio si sofferma sulla natura dello sci club, in particolare del team juniores. Afferma che non c’è una ricetta a priori su come organizzare il team dei più grandi.
Chiosa: «Dipende dal valore dei ragazzi. Non c’è una ricetta, come non esistono ricette a priori. Abbiamo inserito in squadra nazionale atleti come Corrado Barbera e Fabio Allasina, i momenti vittoriosi per un club variano. Non me la sento di dire se sono giusti gruppi più o meno grandi, se è giusta la tendenza ai team privati. E’ necessario capire i numeri che un ragazzo ha, la predisposizione, la pluralità del gruppo è poi disegnarci sopra un modello. Dipende dalla direzione che si vuole scegliere».
Simone Azzoaglio parla di un club in salute. E chiude: «I numeri ci sono, del resto reputo che la nicchia dell’agonismo sia viva e vegeta in Italia. I numeri sono ancora importanti e anche per lo sci club Ski College Limone. Sul discorso del turismo è diverso. Il cero medio è in difficoltà, così le stazioni turistiche hanno l’obbligo della internazionalizazione per lavorare con numeri significativi. Limone Piemonte, il nostro quartier generale, è su quella strada».




