Durante il meeting Fis di Vilamoura (Portogallo), le commissioni hanno parlato molto anche di sicurezza. E dopo le riunioni sono state prese alcune decisioni che dovranno ora essere approvate dal consiglio Fis, come sempre nel mese di giugno.
Vengono vietate le piastre utilizzati dagli atleti tra la tibia e lo scarpone, oggetto di discussione durante l’inverno, soprattutto quando si è trattato di cadute e infortuni. A Vilamoura si è parlato anche di questo e si è aggiornato il regolamento, bloccandone l’uso perché aumentano i rischi di infortunio. D’ora in poi saranno consentite solo imbottiture morbide completamente racchiuse all’interno dello scarpone. Gli elementi protettivi non devono alterare la forma anatomica del corpo né compromettere la funzionalità dello scarpone.
A partire dal 1° ottobre 2025, l’uso degli airbag sarà obbligatorio in tutte le gare di discesa e superG sia a livello di Coppa del Mondo sia nei circuiti continentali. Questa decisione arriva al termine di un lungo processo di sviluppo, durante il quale la tecnologia airbag — inizialmente impiegata nella MotoGP — è stata adattata alle specifiche dinamiche e ai rischi propri dello sci alpino. I sistemi attualmente in uso sono dispositivi intelligenti capaci di rilevare una caduta imminente e attivarsi prima dell’impatto, proteggendo principalmente il corpo dell’atleta. La tecnologia è stata testata durante oltre 7.000 discese, incluse più di 300 simulazioni di caduta. In gara o durante gli allenamenti ufficiali, si sono registrate 210 attivazioni reali con il coinvolgimento di oltre 200 atleti. I risultati confermano l’efficacia e l’affidabilità degli airbag come strumento di prevenzione degli infortuni.
Diventa obbligatorio anche l’utilizzo dell’anti-taglio. L’uso di intimo che protegge dai sempre più numerosi tagli, causati da lamine sempre più affilate, scatta per tutte le gare di Coppa del Mondo e per i circuito continentali.
Ma c’è indubbiamente anche un discorso legato ai materiali, intesi come sci e scarponi. Come sottolineava Waldner nei bollenti giorni di Bormio: «Si è raggiunto il limite». Certo, per arrivare a eventuali cambiamenti e decisioni in merito, ci vuole tempo. E la Fis deve sedersi intorno a un tavolo con le aziende.