Coach austriaco di lunghissimo corso, Sepp Brunner ha appeso da pochi mesi la radiolina al chiodo. Dopo aver allenato per anni il Wunderteam, oggi Brunner osserva il mondo dello sci con maggior distanza. Intervistato da Blick, il coach stiriano ha criticato la mancanza di sicurezza sulle piste di allenamento al di fuori del circuito della Coppa del Mondo.
Brunner ha espresso la propria opinione riguardo le piste d’allenamento a La Parva, in Cile, dove pochi giorni fa è morto Matteo Franzoso: «Mi sono allenato con i miei atleti per molti anni a La Parva. Poiché questo percorso è coperto quasi esclusivamente da reti B obsolete, so quanto siano pericolose le prove veloci qui».
Ma ciò che si verifica a La Parva, continua Brunner, non è un’esclusiva del Cile: «Sul 90% dei percorsi di allenamento al di fuori del circuito della Coppa del Mondo, come allenatore ho dovuto temere che succedesse qualcosa di brutto prima di ogni sessione. Se devo dirla tutta, c’è solo una pista di allenamento alpino permanente al mondo che soddisfa le più alte precauzioni di sicurezza, quella di Copper Mountain».
Dopo aver plasmato molti talenti (una delle creature di Brunner, sciisticamente parlando, è Beat Feuz), Brunner oggi non può che affidarsi al lavoro di chi è ancora dentro al Circo Bianco: «Confido che Urs Lehmann, con il suo enorme know-how come CEO della FIS, saprà apportare le giuste correzioni al sistema».
Sempre Blick, inoltre, riporta la notizia secondo cui la figlia di Lehmann, Nina, sciatrice classe 2004 che ha cominciato a saggiare il circuito di Coppa Europa nella stagione 2024-2025, ha rinunciato ad allenarsi sulle piste di La Parva. Il commento di Lehmann senior: «Anche Nina voleva allenarsi a La Parva. Ma alla fine abbiamo concordato che questa pista moderatamente sicura non è quella giusta per un’atleta giovane e piuttosto inesperta».
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