Nicolò Sertorelli nel segno delle Olimpiadi, tra Scuola Sci, SuperSci e Fondazione Bormio 

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Nel segno delle Olimpiadi, come se i Giochi a cinque cerchi fossero una matrice di famiglia. Nicolò Sertorelli, valtellinese di Bormio classe 1980, appartiene a una famiglia legata davvero alle Olimpiadi, il grande evento che avrà inizio tra meno di cento giorni anche a casa sua. 

Tutto gira intorno alle Olimpiadi per Nicolò: la Scuola Sci Sertorelli, il SuperSci Milano e Fondazione Bormio. «Incredibile che la Scuola Sci Sertorelli compia 90 anni proprio l’anno dei Giochi – racconta – Sarà una stagione davvero particolare con un compleanno speciale non solo per il sottoscritto ma anche per i trenta maestri coinvolti. Una lunga storia, se penso ai fratelli di mio nonno Pierino. A Lake Placid 1932 Erminio fu porta bandiera, quattro anni dopo a Garmisch Stefano conquistò la medaglia d’oro».

Una storia legata allo sci, basti pensare allo zio Egidio, oggi albergatore a Breuil-Cervinia ma con la Valtellina sempre nel cuore, che è stato in passato allenatore della nazionale maschile di discesa e inoltre direttore di gara in Coppa del Mondo a Bormio.

Un gruppo del SuperSci Milano
Un gruppo del SuperSci Milano

Il SuperSci Milano è la società sportiva che Nicolò dirige: «Abbiamo una sessantina di iscritti, seguiti da otto allenatori – aggiunge – Cerchiamo di rendere i programmi degli allenamenti il più efficace possibile per i nostri ragazzi che sono soprattutto milanesi con la seconda casa nel Bormiese. Ritagliare insomma l’attività sulle loro precise esigenze. Emozionante che le venues di Milano e Bormio rappresentano i nostro luoghi. Proprio noi che sciamo per la circoscrizione dove fa parte Milano e operiamo come quartier generale fra Bormio e il ghiacciaio dello Stelvio».

Inoltre, da poco, è entrato a far parte di Fondazione Bormio, la realtà presieduta da Dario Da Zanche. «La partita olimpica è nelle mani di Cio e Mico, ma Fondazione Bormio opera  sul campo per cercare il massimo coinvolgimento possibile del territorio e finalizzare alcuni compiti organizzativi – conclude Sertorelli -. Fondazione Bormio va oltre i Giochi. Per quattro anni da dicembre 2026 abbiamo in calendario la gara di Coppa del Mondo di discesa sula mitica pista Stelvio. Cercheremo di portare una comunità a vivere l’evento non solo il giorno della rassegna, sarà questo essenzialmente il nostro compito principale. Gare sportive di alto livello ma accompagnate dalla costruzione di un modello, di un progetto. Non è semplice, intanto alcune iniziative come il Progetto Scuole vanno in questa direzione. Inoltre Fondazione ha fatto in modo, proprio poche settimane fa, che Bormio potesse entrare nel Club 5, il circuito di gare più prestigiose della massima serie».

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