Chissà cosa pensato in quei lunghissimi momenti, restando ferma nel parterre d’arrivo, quasi pietrificata. Sofia Goggia non ha neppure guardato il tabellone, sapeva che aveva inforcato. Non aveva fatto la differenza in alto, ma era ancora in lotta per le prime posizioni. Nei curvoni finali sapeva che poteva fare la differenza, ne mancavano solo tre prima di quella porta rossa… I parziali dei tre settori erano questione di centesimi con chi sino a quel momento era davanti a tutte. Di favorite ne mancavano ancora parecchie dopo Sofia, ma quell’atleta che era seduta nel leader corner con il pettorale 2 avrebbe poi vinto la gara. E allora crediamo che il rammarico sia ancora maggiore perché era davvero in lotta per la medaglia.
La nuova campionessa mondiale della discesa è dunque la svizzera Jasmine Flury, una sola vittoria in Coppa del Mondo, ma in superG; mai sul podio in discesa. Un po’ a sorpresa verrebbe da dire, in questo Mondiali delle prime volte. E c’è un po’ di Italia sul podio, visto che gli sci di Jasmine li prepara Gigi Parravicini.
Questione di centesimi si diceva, perché sono solo quattro quelli di vantaggio su Nina Ortlieb che porta a casa una medaglia d’argento iridata, a far compagnia a quelle di papà Patrick, oro in discesa ai Mondiali di Sierra Nevada e alle Olimpiadi di Albertville. Nel 1992 si gareggiò a Val d’Isère, ma evidentemente la Savoia porta bene alla famiglia Ortlieb.
Ancora Svizzera per il bronzo (a dodici centesimi), con la stoccata da campionessa di Corinne Suter che si mette alla spalle un momento non facilissimo dopo la caduta di Cortina. Un podio un po’ poco pronosticabile alla vigilia, anche perché è sembrato che dal pettorale 10 in poi fosse difficile fare il tempo.
Quando ci sono gare secche l’Austria c’è e oltre ad Ortlieb piazza Cornelia Huetter e Mirjam Puchner quarte con lo stesso tempo a 37 centesimi, oltre a Stephanie Venier settima a 57. Le altre atlete alla vigilia sono rimaste nella top ten, ma lontane dal podio: sesta Ilka Stuhec a 57, ottava Kira Weidle a 61, nona Lara Gut-Behrami (anche lei in gara con il lutto al braccio nel ricordo di Elena Fanchini), decima Ragnhild Mowinckel a 84. Elena Curtoni è tredicesima a 1.05, Laura Pirovano quattordicesima a 1.06, Nicol Delago diciottesima a 1.41.