Meillard campione del mondo su McGrath e Strasser. Sprofonda l’Italia dello slalom

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Deraglia l’olimpionico Clement Noel dopo essere stato il più veloce nella prima frazione. Fuori il francese, la Svizzera si mette al collo un’altra medaglia d’oro. Tocca a Loic Meillad, dietro di 19 centesimi al transalpino, a trionfare. Il polivalente rossocrocaito, allenato dal nostro Matteo Joris fa vincere un altro titolo alla Svizzera: hanno lasciato solo il gigante all’Austria (salendo comunque sugli altri due gradini del podio), per il resto dominio incontrastato. Eccellente prestazione anche di Atle McGrath: il norvegese è d’argento e dimostra che nelle discipline tecniche la banda dei giovani vichinghi è sempre competitiva.

Atle Lie McGrath esulta sfinito ©Agence Zoom

In recupero e di bronzo il tedesco Linus Strasser, che leva la gioia del podio al rimontante austriaco Manuel Feller. La bolgia di Saalbach, 25.000 presenze oggi per l’ultimo atto, rimane con l’amaro in bocca per il suo Manuel di legno, ma applaude comunque sonoramente i tre medaglisti delle porte strette. Quinta piazza ancora per la Norvegia con Timon Haugan e ottimo sesto il nonno inglese  Dave Ryding. Settima piazza per il francese Stevan Amiez, che ha preceduto l’austriaco Dominik Raschner. A completare la top ten iridata troviamo lo svizzero Tanguy Nef ed il croato Samuel Kolega.

La gioia di Linus Strasser ©Agence Zoom

E l’Italia? Peggio di gran lunga anche della Gran Bretagna. Male Alex Vinazter, assai male Tobias Kastlunger. Il primo 24°, il secondo 29°, già davvero attardati, deragliano. A parte il bagliore di Kitz, fa fatica il ’99 gardenese in questa stagione: ma non è finita, aspettiamo fiduciosi un altro squillo. Peccato per Stefano Gross, alla sua ultima partecipazione iridata, e molto probabilmente alla sua ultima stagione agonistica. Sabo, 14° dopo la prima frazione, parte a tutta: si sdraia dopo poche porte, resta in piedi con grinta e cattiveria, cerca di spingere ma tribola a far velocità nonostante il coraggio. Chiude con il 20° posto finale. Brutta Italia, ci rimane sono la grinta del Sabo nazionale, un esempio per i più giovani. Ma è veramente troppo poco, anche perchè l’anno prossimo c’è lo slalom olimpico…

Stefano Gross ©Race Ski Magazine

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