Prima l’aereo alla volta di Parigi e poi il cambio per Oslo. Quindi il confortevole e veloce collegamento con il bus per Trysil. Un paio d’ore dall’aeroporto della capitale norvegese ed eccoci qua con i ragazzi. Il tempo per un cena a base di riso e salmone e poi via celeri ad assistere alla riunione pre gara del team italiano. Buio pesto in questo angolo di Norvegia a mezz’ora di auto dal confine con la Svezia, situato nella contea di Hedmark e nel distretto di Osterdalen. Poco meno di 7000 abitanti, una stazione sciistica alla moda, fra le più trendy non solo della Norvegia, ma di tutti i paesi scandinavi. E la Coppa Europa riparte proprio da qui. Questa sera temperature non rigide, anche se il vento soffia sempre più forte. Dopo gli slalom svedesi di Fjaetervaalen, a Trysil ecco due giganti, i primi della stagione 2018 del circuito continentale maschile. La vigilia del primo appuntamento fra le porte larghe è una sorta di primo giorno di scuola. Dopo cena l’allenatore responsabile Alexander Prosch riunisce i suoi ragazzi e suona la carica: «A tutta, senza tentennamenti. In gigante, come in tutte le discipline del resto, si riparte da zero. E’ il primo raffronto, il primo confronto sul campo. Chi è andato forte in allenamento in estate e autunno ha giustamente motivazioni alte, ma anche chi ha fatto più fatica deve essere consapevole che la gara è tutta un’altra cosa, altre variabili insomma sono in gioco. Forza, dobbiamo fare bene».
Il carabiniere di Maranza spronta la compagine azzurra. I ragazzi, dieci al via, ascoltano in religioso silenzio. Ci sono i capitani del team per il gigante, Giulio Bosca e Alex Zingerle. C’è Simon Maurberger, che fa parte del gruppo Coppa del Mondo, è da Baever Creek è arrivato qui in Norevegia per lasciare ancora il segno. Ci sono le giovani promosse come Alex Vinatzer e Giulio Zuccarini. Poi Hannes Zingerle, Federico Liberatore, Florian Schieder. Quindi Alex Hofer delle Fiamme Gialle e Daniele Sorio dell’Esercito.
ORE 10 PRIMA MANCHE, ECCO I PETTORALI DEGLI ITALIANI – Non solo Prosch, anche l’altro coach Roberto Saracco e il preparatore atletico Enea Bortoluz scuotono i ragazzi in vista dell’appuntamento gigante. In skiroom l’esperto Luca Vuerich con il fratello Tiziano è alle prese ad affilare le sciabole dei ragazzi. Ci sono anche Cesare Prati e Aurelio Barra. Giulio Bosca è carico: «Voglio partire subito forte. La condizione è buona, sono in primo gruppo e tutto questo dimostra che nella stagione passata ho fatto passi in avanti. Il mio obiettivo vero è mettermi in mostra per la Coppa del Mondo». La prima manche alle 10, la seconda alle 13. Il teatro di gara la Hogegga. Dieci italiani al via dicevamo, ognuno con i propri sogni ed obiettivi. Ecco i numeri di partenza: Simon Maurberger 1, Alex Zingerle 3, Giulio Bosca 8, Daniele Sorio 19, Hannes Zingerle 30, Alex Hofer 42, Giulio Zuccarini 44, Florian Schieder 56, Federico Liberatore 59, Alex Vinatzer 63.