Se Franz Gamper ci ha preso in merito alla doppietta, anche se forse tanto difficile il pronostico non lo era a dire la verità, tifosi, stampa e addetti ai lavori si aspettavano di più dalla forte compagine azzurra della velocità. Per nemmeno un’ora il sole fa capolino, di striscio per carità ma almeno sufficientemente per scaldare un po’, nella gelida e buia finish area di Selva Val Gardena. L’umidità è più da pianura padana più che da queste immacolate valli ladine, anche perchè l’arrivo della Saslong è incastrato in un buco, i giorni sono i più bui dell’anno e il torrente Cisles (che divide i comuni di Santa Cristina e Selva) raffredda ancora di più la zona del parterre. E in questo teatro, gelido dalle condizioni meteo ma caloroso per l’entusiasmo dei tifosi, a recitare i ruoli dei protagonisti assoluti sono Kjetil Jansrdud e Aleksander Aamodt Kilde. Ma che strano…Norvegia sugli scudi!
Esultano, si abbracciano, consolano il povero Aksel Lund Svindal che è deragliato. Sarebbe stata tripletta? Forse, probabile. Invece a recitare le parti delle comparse sono i nostri guerrieri. Esplode la festa, sul podio si brinda. Kjetil e Aleksander se la godono, ma ride anche il canadese Erik Guay.
IL PUNTO DI CLAUDIO RAVETTO NEL VIDEO – E a proposito della debacle dei nostri, ecco cosa ci ha detto nel video Claudio Ravetto, il nostro consulente in materia di tecnica.
Dominik Paris non perde il sorriso, ma dentro soffre il predominio dello squadrone scandinavo. Il gigante buono della Val d’Ultimo cerca di sintonizzarsi sulla libera domani per lasciare il segno, per una rivincita, per far vedere che c’è anche lui a lottare per la Coppa del Mondo di discesa. Va avanti e indietro per il parterre: appena può, prendere armi e bagagli e si dirige in hotel. Domani è un altro giorno Domme…
Ma non ci sono solo i vikinghi del saggio Gamper ad esultare. Infatti a primeggiare oggi ci sono anche i canadesi di Paolo Deflorian e Walter Ronconi, e poi gli austriaci che si riaffacciano nelle prime posizioni.
LA SODDISFAZIONE DI SENONER – I tifosi hanno accolto positivamente l’invito del Comitato Organizzatore del Saslong Classic, al quarantanovesimo anno, a essere presenti in massa anche al venerdì. Ecco Rainer Senoner, il gran capo: «Area d’arrivo, parterre, bordo pista come nella zona delle Gobbe del Cammello; anche oggi, giorno lavorativo, tifosi e appassionati hanno raggiunto la Val Gardena per questo evento. Prove e primo giorno perfetto, per neve e tempo, domani c’è la discesa, il grande giorno…».
E anche i fan club dei nostri ragazzi sono arrivati in Val Gardena vessilli e trombe muniti. Ci sono non solo i fan club organizzati come quello di Innerhofer o di Paris, ma anche gruppi sparuti di amici che fanno il tifo. Fra questi citiamo la piccola banda, ma motivatissima e urlante, per sostenere Guglielmo Bosca, alla prima gara di Coppa del Mondo in Italia.
Gli italiani si devono accontentare dell’ottavo posto di Dominik Paris, mentre Christof Innerhofer è decimo. Peter Fill dodicesimo. Gli altri tutti fuori dai top 30. Mattia Casse, Emanuele Buzzi, Guglielmo Bosca, Werner Heel e Matteo De Vettori. Da dietro oggi, niente di buono, aspettando la discesa sulla Saslong con Pietro pronta a confermare il podio della Val d’Isere.
MA ECCO LE DICHIARAZIONI DI ALCUNI ITALIANI DOPO LA GARA – Ma sentiamo Dominik Paris, Guglielmo Bosca, Emanuele Buzzi e l’apripista Nicolò Cerbo dopo il superG gardenese.
PAROLA NEL VIDEO A INNERHOFER – Se la squadra italiana oggi non ha fatto faville, merita un capitolo a parte Christof Innerhofer. Solitamente sempre a spasso sui prati del Ciaslat e sempre tendenzialmente lento su tutto il pendio, oggi il due volte medagliato olimpico ha fatto un passo avanti in termini di scorrevolezza e sensilbilità. Su una pista non insidiosa dal punto di vista tecnico, ha portato a casa un decimo posto soddisfacente. Ma sentiamolo nel video allora Inner.
Ecco intanto altri scatti della nostra agenzia