Avanti e indietro. La Baita de Mario, il quartier generale degli azzurri, è un andirivieni sconclusionato di skiman, atleti, tecnici. Sono le 15.30 e la gara non è ancora finita. Rinvii per la troppa neve nella parte alta caduta nella notte e quindi da spostare, poi alcune cadute più o meno rovinose: così il programma è slittato, come anche i cerimoniali di rito. E poi ha trionfato il nostro Dominik Paris e in paese a Bormio è festa grande. Altro dato significativo che ha fatti impazzire questo angolo di Alta Valtellina. Intanto sta per tramontare al Ciuk, appena sopra il salto di San Pietro, uno dei passaggi chiave della pista Stelvio.
PAROLA AL DT CARCA – Ecco il direttore tecnico Max Carca, appena rientrato dalle foto di rito con Dominik Paris e gran parte del team nella finish area: «Sono contento certamente, siamo tutti soddisfatti di questo successo. Abbiamo sfiorato nelle gare precedenti il podio, adesso ecco questa vittoria che indica la strada maestra. Ottimo Paris, che addirittura ha preso vento. Questa è stata una gara vera, impegnativa, un pendio esigente. Non era facile fare la differenza oggi. La giornata odierna tuttavia non fa emergere tutto il nostro potenziale. Peccato per Fill e Innerhofer. Hanno fatto fatica nella prima parte di gara dove c’era più neve morbida ancora sul pendio, poi sotto ecco i tempi dei primi. Poi certo, Peter ha fatto un errore in alto, ma comunque oggi hanno fatto fatica ad entrare in gara nelle prime battute. I giovani? Si parla tanto che tribolano e vengono criticati. Oggi devo dire che ci hanno provato…».
IL PUNTO DEL GHIDO – Alberto Ghidoni, storico e navigato tecnico azzurro con una storia trentennale in discesa e confermato e responsabile del team, torna sull’argomento dei giovani: «Non è facile capire questo momento difficile dei giovani. Certo, non è facile la discesa e non chiediamo grandi risultati, ma è necessario affacciarsi nei top 30. Si allenano con i big e hanno fatto insieme il programma di allenamento, dobbiamo comunque continuare a dare fiducia e serenità a questi ragazzi». Il bresciano della Val Trompia esalta la prova di Paris: «Ha fatto un po’ fatica ad entrare in condizione ad inizio stagione, adesso sta andando forte e i risultati si sono visti. Da un paio di anni entra in condizione un po’ più tardi, ci può stare, anche in vista dei grandi appuntamenti di febbraio. Domme è davvero grandioso a sfruttare la velocità. Ama le picchiate, i salti, si trova a proprio agio con il rischio. Questa è una grande vittoria, avanti così. Dopo il primo salto e in fondo al Canalino Sertorelli Fill ha fatto due errori e così ha compromesso un grande risultato. Innerhofer? Per lui più questione di un feeling efficace con la neve». C’è da crederci: parola del maestro della velocità, il Ghido!