LIVE – Cronaca di una giornata bestiale: dalla cancellazione della discesa alla vigilia di Moelgg e compagni (video e foto)

Una giornata bestiale, eterna, senza fine. Ore 7: fuori nevica copiosamente e tira anche un po’ di vento. La nostra giornata inizia in una camera del Falken, il quartier generale degli azzurri. E’ ancora buio, e incontriamo Marco Pastore di Dainese che ci illustra i segreti del D-AIR SKI.

UN TRENO COME FUNIVIA: SOLO A WENGEN SUCCEDE! – Le previsioni della vigilia per la discesa dell’edizione numero 87 del Lauberhornrennen erano davvero pessime, ma nonostante tutto alle 8 del mattino siamo saliti in treno direzione Kleine Scheidegg con i ragazzi per la ricognizione, nella speranza di una finestra di tempo decente per lo svolgimento della competizione. Wengen è unica, il suo fascino è inimitabile e leggendario. Ogni cosa è diversa e differente, sapori e odori antologici, perchè questo splendido angolo di Bernese è allo stesso tempo trendy e vintage, di classe comunque. E così, capita che invece della cabinovia, prendi un treno che sale in quota al posto di un impianto di risalita tradizionale. Roba da svizzeri, ma tanta roba. Diciamo altra categoria, esperienza unica.

Mattia Casse ed Emanuele Buzzi in treno ©Gabriele Pezzaglia
Mattia Casse ed Emanuele Buzzi in treno ©Gabriele Pezzaglia

LA COMUNICAZIONE DELLA PARTENZA ABBASSATA – Mentre il treno saliva in quota, scendevano invece le possibilità di poter gareggiare. Subito le radio dei coach comunicavano la partenza abbassata, ma la speranza di misurarsi in gara con il passare dei minuti era ridotta al lumicino. La ricognizione comunque era ovviamente in programma, ma nell’aria c’era già la sensazione di volare in albergo invece che sulla Minschkante o sull’ Hanneggschuss. E tornarsene a casa.

Lo spettacolare salto dell'Hundschopf ©Gabriele Pezzaglia
Lo spettacolare salto dell’Hundschopf ©Gabriele Pezzaglia

RICOGNIZIONE – Peter Fill, il vincitore in carica della Coppa del Mondo di discesa, poi Dominik Paris. Quindi Emanuele Buzzi Mattia Casse e il poliziotto Paolo Pangrazzi, il migliore italiano ieri nella combinata alpina. Sono loro i cinque azzurri intenti nella ricognizione. Si vede poco dalla partenza originaria fino ad arrivare sotto l’Hundschopf, dove è situata la seconda partenza. Eccoci in pista. Gli sci sbattono sulle lastre di ghiaccio del Lauberhorn e si piantano nella neve riportata che è ancora in pista. Ghiaccio e neve fresca, intermittenza continua. Questo leggendario pendio bernese oggi era un po’ tutto e il contrario di tutto; questi oltre 4000 metri di picchiate, salti e vento in faccia, erano sembrati contrastanti come l’animo dei poveri discesisti, divisi fra la voglia di gareggiare e il timore che a causa della scarsa visibilità la pista poteva diventare pericolosa.

Emanuele Buzzi in rico con Lorenzo Galli e Raimund Plancker ©Gabriele Pezzaglia
Emanuele Buzzi in rico con Lorenzo Galli e Raimund Plancker ©Gabriele Pezzaglia

RACE CANCELLED. RECUPERO A GARMISCH PARTENKIRCHEN O BEAVER CREEK? – Intanto si spala, si lavora in pista con ritmi incredibili, ma con la solita sapienza degli organizzatori di Wengen. Il Lauberhornrennen è uno degli eventi per antonomasia di sport in Svizzera e così, giorno e notte da quattro giorni, a pulire il pendio anche l’esercito. Alle 11 arriva la decisione ufficiale. Niente da fare. Gara cancellata. Recupero a Garmisch Partenkirchen o addirittura due discese nel fine settimana, che è libero da impegni, prima delle finali di Aspen? Si parla di Beaver Creek, vedremo. Intanto oggi nulla, fra l’amarezza dei discesisti e un calendario sempre più stravolto. D’altronde, chi ordina alla natura?

Si spala anche all'arrivo ©Gabriele Pezzaglia
Si spala anche all’arrivo ©Gabriele Pezzaglia

SI VOLTA PAGINA E SI PENSA ALLO SLALOM. TONETTI NEL VIDEO – Archiviata la discesa, allora si pensa allo slalom che domani sarà in scena sull’altra pista, altrettanto leggendaria, la Jungfrau-Maennlichen. Ritmi frenetici, si fa gara a chi arriva prima in albergo. Incontriamo subito Riccardo Tonetti, in camera, in un momento di tranquillità prima del richiamo atletico pomeridiano.  Ecco cosa ci dice nel video.

SALA E GLI ULTIMI DETTAGLI – Gli slalomisti, arrivati a Wengen ieri sera, consumano la vigilia nei più svariati modi. Al mattino c’è chi riposa, chi fa quattro curve più per passare il tempo che per allenarsi. Dipende. La vigilia di un appuntamento di Coppa del Mondo è utile anche per gli ultimi dettagli sui materiali. Così Tommaso Sala, incontra lo staff della Salomon per valutare accorgimenti e novità, per confrontarsi sul prodotto.

Tommaso Sala e un uomo Salomon ©Gabriele Pezzaglia
Tommaso Sala e un uomo Salomon ©Gabriele Pezzaglia

IN SKIROOM CON MERLO E MOELGG – Intanto gli skiman controllano gli attrezzi. Ma Wengen, che come detto è davvero unica e inimitabile, obbliga gli skiman a preparare gli sci prima di salire con il treno in paese. Infatti per questione di logistica di trasporto, si è soliti portare un solo banchetto e esclusivamente una serie di casse. Sci già pronti allora, solo un ritocchino finale.

In skiroom Michael Moelgg e Patrick Merlo ©Gabriele Pezzaglia
In skiroom Michael Moelgg e Patrick Merlo ©Gabriele Pezzaglia

NEL VIDEO RIFINITURA A SECCO PER GROSS, MOELGG E THALER – Il pomeriggio è dedicato ai massaggi con il fedele osteopata e fisioterapista Luca Caselli e ad una seduta di atletica agli ordini del preparatore Andrea Viano. 

LAVORI DIFFERENZIATI – E Viano afferma in merito al lavoro a secco: «Avvicinamento alla gara un po’ diverso per ognuno. Ieri lavoro metabolico per Manfred Moelgg e Stefano Gross. Oggi per Gross attivazione generale con focus su mobilità e stabilità per le sue problematiche di schiena. Moelgg, insieme a Tommaso Sala, Riccardo Tonetti e Patrick Thaler hanno effettuato un richiamo di brillantezza con balzi e tronco. Rapidità per Giordano Ronci e Federico Liberatore Liberatore. Defaticamento e attivazione generale per Giuliano Razzoli». Eccoli gli azzurri in gara, otto, otto guerrieri in cerca di gloria sulla Jungfrau-Maennlichen.

LA START LIST 

NUMERI DI PARTENZA DEGLI AZZURRI E ORARI – Moelgg, il re di Zagabria con già tre podi nella stagione 2017, al via per primo. Poi Gross 6, Thaler 15, Razzoli 24, Tonetti 38, Sala 40, Liberatore 47, Ronci 50. Ricognizione ore 9.15. Prima manche 10.30, seconda 13.30 (diretta televisiva Rai Sport ed Eurosport).

Allungamento per Manfred Moelgg ©Gabriele Pezzaglia
Allungamento per Manfred Moelgg ©Gabriele Pezzaglia
Patrick Thaler pedala come riscaldamento ©Gabriele Pezzaglia
Patrick Thaler pedala come riscaldamento ©Gabriele Pezzaglia

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