A 2500 metri, nascosta dietro un tornante della Statale 38 dello Stelvio, a tre chilometri dal Passo. Nel territorio comunale di Bormio, ma a cinquanta metri dal confine con la Svizzera. È qui che sorge la caserma delle Fiamme Gialle, ormai adibita solo al soggiorno dei finanzieri che praticano gli sport invernali. Ed è proprio qui che gli atleti trascorrono l’estate e la prima metà dell’autunno: è il quartier generale, la sede principale per il training sciistico. La gestione della caserma è a carico di chi la abita e dalla sede centrale di Predazzo arriva in trasferta anche un cuoco, di solito Stefano Lunardi o Simone Romani, con l’aiuto degli stessi atleti di turno. Una condivisione totale, che rende le giornate allo Stelvio intense. Sveglia all’alba e allenamenti in ghiacciaio, al pomeriggio il lavoro atletico in quota oppure a Bormio; poi arriva il lavoro di gestione dello stabile.
NUOVO STAFF
Con Loris Donei prossimo alla pensione e con la triste, quanto improvvisa scomparsa di Roberto Fontanive, è Roberto Griot il nuovo responsabile del team gialloverde. La squadra è composta da sei atleti, in prevalenza Senior per loro scelta personale. «Cerchiamo di dare ancora un’opportunità, provando a far rientrare nel giro azzurro i nostri atleti» ha detto Griot. In prima linea c’è Cristian Deville, trentasei anni e ancora in corsa per tornare fra i grandi dello slalom. «Ho anche pensato di smettere la scorsa primavera – ha detto -,
poi ho voluto provarci un altro anno. Il mio unico obiettivo è la Coppa del Mondo, in slalom ho otto punti FIS e posso togliermi ancora delle soddisfazioni». Deville guida una formazione competitiva. Stefano Baruffaldi al rientro dall’infortunio, cercherà di trovare spazio in Coppa Europa e finalmente lasciare il segno. Ha perso il rientro in squadra nazionale perché fuori età quando vinse il Gran Premio Italia Senior. «Sarà una stagione fondamentale per emergere e affermarmi con continuità – ha raccontato -. Coppa Europa e perché no la Coppa del Mondo, circuito dove ho già esordito». Michela Azzola e Valentina Cillara Rossi sono altre due che hanno di fronte la stagione della svolta. Ex azzurre in cerca di riaffermarsi: atlete motivate, decise, consapevoli che le prime gare saranno fondamentali per continuare la carriera. Poi c’è Alex Hofer, al terzo anno Senior e che quindi dovrà puntare al circuito continentale e non più al GPI. La più giovane è Giulia Di Francesco, atleta del Friuli Venezia Giulia, classe 1999: davanti a sé ha ancora parecchie chance.
Articolo tratto da Race ski magazine 146 di novembre 2017. Se vuoi acquistare la copia o abbonarti visita il nostro sito.