La serenità di Federica: classe, esperienza e consapevolezza

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Al media centre di Sölden ci sono le immagini delle vincitrici delle gare di apertura. E c’è pure quella di Federica Brignone, che nel 2015 qui sul Rettenbach si era aggiudicata la sua prima gara di Coppa del Mondo. I colleghi svizzeri gliela mostrano, le chiedono le differenze, lei sorride. E dice: «Oggi ho qualche ruga in più». Sinonimo anche di esperienza e di saper gestire situazioni a volte non facili, come quella sdraiata nella parte alta della prima manche. Ma in realtà al termine della discesa iniziale era contenta di aver rotto il ghiaccio, della sua sciata, pur avendo sbagliato. Al contrario della seconda: «Ho capito di aver fatto schifo in alto e ho provato a cambiare marcia pur in una situazione difficile: pista rovinata, curve all’inizio del muro, un labirintone». Ha così preso le misure, poi ha sganciato le punte degli sci verso il basso. Ed è andata a prendersi una prima posizione che nessuna è più riuscita ad agguantare. Solo Alice Robinson l’ha in parte insidiata, finendo però alle sue spalle. «Mi sono sorpresa, questa è stata la mia reazione al traguardo – racconta -. Mikaela ha un po’ patito, ma succede nel mondo dello sci, guardate cosa è accaduto a me lo scorso anno».

Federica Brignone ©Agence Zoom

Si è allenata bene, molto bene a Ushuaia, andava forte in ogni condizione. E oggi sul Rettenbach un po’ diverso dal solito, per il clima e la neve, ha subito tirato fuori l’esperienza. «Ushuaia Style» aveva commentato dopo la prima manche, riferendosi proprio al manto nevoso. Un po’ di pioggia, una pista non proprio ghiacciata come tante volte è successo. Eppure lei non si è fatta problemi, ha buttato giù le punte a caccia della 28a vittoria in Coppa del Mondo, arrivata davanti a 15.800 spettatori. Un record per la giornata del sabato, hanno specificato gli organizzatori. Dal primo successo, ottenuto proprio a Sölden, sono passati nove anni. «Una bella carriera – racconta -. E oggi come allora c’erano mamma, papà, tanti amici e Giorgia (Collomb, ndr) che era spettatrice e questa mattina ha fatto l’esordio».

L’abbraccio tra Shiffrin e Brignone ©Agence Zoom

Un po’ di stress non è mancato neppure oggi; le aspettative aumentano anno dopo anno e Federica vuole performare. Ambiva a fare bene, forse partire con un successo del genere non se lo immaginava. E invece aggiorna subito il suo palmarès, si prende gli applausi, prima di godersi ancora qualche giorno di vacanza in Marocco. «Tanto gli sci voleranno con il cargo e allora ho scelto un altro mezzo per scivolare – racconta ridendo -. Vado a fare un po’ di surf perché sono tanti anni che faccio questa vita e voglio anche iniziare a godermela. Sia chiaro, resto l’atleta precisa che sono, perché mi faccio un mazzo tanto e continuo a lavorare atleticamente, solo che anziché farlo a casa lo faccio al mare, staccando un po’».

Federica Brignone ©Agence Zoom

Sarà l’ultima brevissima pausa, poi l’11 novembre il volo per gli Stati Uniti verso cinque settimane ininterrotte sugli sci. «Ho voglia di stare bene, quindi ancora un po’ di mare per sfruttare questo attimo di tranquillità». Poi dentro nel clou della stagione, partita in modo frizzante.

Domani? «La prima manche del gigante maschile me la guarderò, sono curiosa di vedere Braathen e Hirscher».

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