Una notte magica, la solita notte della Stiria strabordante di calore ed entusiasmo. Certo è vero, come ripetevano in molti ieri, il doppio appuntamento con il gigante ha snaturato un pò la Night Race per eccellenza, ma l’appuntamento sulla Planai rappresenta comunque una delle quattro classiche monumento dello sci alpino davvero inimitabili senza se e senza ma. Il filotto Adelboden, Wengen, Kitzbühel, Schladming è proprio unico e lo capisci perchè questi eventi non finiscono mai di stupirti, di emozionarti. Gasa la Planai, un budello di ghiaccio dove i ragazzi delle porte strette attaccano e aggrediscono il pendio, aggrappandosi alle lamine e alla cattiveria agonistica. Gioia e lacrime anche oggi, come ogni qualvolta c’è agonismo. I nostri tribolano, anche se si intravedono dei piccoli segnali, nonostante quest’anno per le discipline tecniche (a parte due podi) si fa fatica. In slalom intanto Alex Vinatzer, reduce da un fantastico podio sul Gaslern di Kitzbühel, non riesce ad essere davanti incappando in troppe imprecisioni, ma prenota per il Mondiale un altro garone della vita come ha fatto domenica scorsa.
La notte della Stiria è anche il palcoscenico per Stefano Gross per salutare il circo bianco. E’ l’ultimo superstite della mitica squadra di slalom che schierava Moelgg, Razzoli, Deville, Thaler, quando non si esultava per i ventesimi posti. Il senatore fassano bacia la sua Planai, che lo ha fatto salire due volte sul podio. E’ la pista che ama di più, che ritiene, come tanti, lo slalom per antonomasia. Ha dato tanto allo slalom il Sabo nazionale, è stato per anni tra i migliori interpreti al mondo della disciplina. Solo per la sua storia si merita la convocazione ai Mondiali di Saalbach.

E la notte della Planai conferma un’altra volta che c’è una squadra nettamente più forte delle altre. Un plotone invincibile, un team dotato di una classe sopraffina miscelato con una mentalità vincente e forte di un’appartenenza pazzesca. Sono i ragazzi della Norvegia, che dominano praticamente in ogni gara. A Schaldming è doppietta con Alexander Steen-Olsen in gigante e Timon Haugan in slalom. E poi Henrik Kristoffersen, Atle Lie Mcgrath e tanti altri giovani pronti a farsi avanti. Personalità in pista, personalità nelle dichiarazioni, personalità anche a prendersi la scena nel dopo gara fino all’alba al Tenne per festeggiare una stagione magica. Come questa notte.

