La Leo Gurschler ha lasciato tutti stupiti. È un pendio simile al Rettenbach di Soelden che domenica ospiterà la prima gara maschile della stagione. Una prima parte di piano, poi un muro ripido e ghiacciato, il pendio ideale per rifinire l’opening di Coppa del Mondo. Gli azzurri sono apparsi felici e, se così si può dire spensierati, o meglio, rilassati e concentrati. Pista completamente chiusa al pubblico, sulla destra il tracciato degli azzurri, sulla sinistra quello degli austriaci e di Marcel Hirscher. Nei dintorni un via vai di sci club, turisti, aspiranti maestri di sci, a caccia di uno scatto fotografico con i big.
TRAINING – Tutti in pista gli azzurri, compreso Alex Zingerle che però non sarà al cancelletto di partenza domenica. Assente solo Massimiliano Blardone, in allenamento sulle nevi svizzere di Saas-Fee. Hanno girato in gigante Luca De Aliprandini, Giovanni Borsotti, Roberto Nani, Manfred Moelgg, Florian Eisath, Mattia Casse, Simon Maurberger, Riccardo Tonetti e Andrea Ballerin. La maggior parte dei ragazzi ha effettuato non più di 4/5 giri, altri, come Manfred Moelgg, Andrea Ballerin e Roberto Nani hanno preferito sciare un po’ di più e provare alcune soluzioni.
LA BARRATURA – Il pendio altoatesino è stato barrato dai tecnici azzurri nella giornata di lunedì. La pista è tirata a lucido e già da ieri, martedì, i gigantisti si stanno allenando. Domani – giovedì – arriveranno anche gli slalomisti.
IL PROGRAMMA – La Leo Gurschler è bella ma anche molto impegnativa. Atleti e tecnici lo sanno bene e hanno leggermente variato il programma dei prossimi giorni. Domani, con ogni probabilità, sarà l’ultimo giorno per ‘spingere’ e provare i passaggi. Poi il trasferimento a Soelden, dove venerdì si osserverà il giorno di riposo. Sabato è previsto qualche giro all’ice box, subito dopo il riscaldamento delle donne, nulla di più «perché domenica bisogna arrivare con il serbatoio pieno» ha detto Max Carca al termine dell’allenamento.