Se sbagli non ti impaurisci, se fai un errore non hai timore. Anzi, te ne rendi conto e cerchi di rimediare. Non è da tutti, parecchi si bloccano, si fermano. Invece Giovanni Franzoni no. Del resto oltre alle capacità tecniche ha anche testa, carattere, mentalità. E’ vero, parliamo di un 14° posto non di un podio. Ma arriva da un ragazzo del 2001 che partiva oggi con il 53 e che due anni fa ha ripreso il suo viaggio dopo un grave infortunio. Davvero solido Giovanni che ci dice al termine della gara: «Ho fatto un errore alla Mausfalle e non volevo perdere l’occasione di fare una bella gara. Così ho cercato di rimanere concentrato, non impaurirmi, attaccare a tutta ancora. Mi sono sentito veloce, poi ho fatto altre sbavature è vero, ma alla fine ho portato a casa un ottimo 14° a Kitz e fatto punti fis importanti che mi rilanciano in questa disciplina. La Streif? Pista fantastica e poi c’è un’atmosfera pazzesca, un evento straordinario davvero, da brividi».
Dopo il 4° posto in superG, ancora altri due piazzamenti di rilievo. Mancava il segnale in discesa ed è arrivato. Franzoni è sereno: «Ho fatto alcuni errori e comunque sono non dico con i primi, ma davanti. Necessitavo di un risultato in discesa ed è arrivato in questa specialità». Giovanni è giovane, ma colpisce quella sua determinazione innata, o meglio, quel suo sapere che conta solo primeggiare per essere soddisfatti. Il fatto che non si accontenti è una chiave di svolta nel cervello di questo giovanotto che Max Carca ha subito capito di dover custodire per farlo volare. Determinazione, carattere, talento. Giovanni se la ride al Kaiserhof, il quartier generale del team, dove incontra tifosi e amici. Poi diventa serio di colpo, quasi si commuove: «E’ mancato mio nonno, quello materno, l’ultimo che avevo. Un pensiero va a lui…». Ci emozioni Giovanni. E pensare che il bello deve ancora venire…