Irene Curtoni: ‘Non mi sono meritata Vail sul campo’

Ieie: «Potevano però avvisarmi, solo questo. Marta? Fortissima, farà bene»

Dopo tre Mondiali consecutivi sul campo (Val d’Isere 2009, Garmisch-Partenkirchen 2011, Schladming 2013, miglior risultato un 11° posto in slalom quattro anni fa), Irene Curtoni, valtellinese, classe ’85, sorella maggiore di Elena, non sarà presente alla rassegna di Vail/Beaver Creek 2015, che si apre fra sei giorni in Colorado. 

SCELTE – ‘Ieie’ non ha ottenuto un risultato tra le prime dieci in Coppa del Mondo, come richiesto dalla FISI, ma non è andata nemmeno troppo lontano dalla qualificazione, con due 14esimi e due 15esimi posti ottenuti tra gigante e slalom nelle gare pre-mondiali. La delusione sarà molta, immaginiamo, ma a parole sembra serena, la valtellinese: «Nessuna polemica, accetto e rispetto la decisione. Non mi sono meritata la convocazione sul campo – ci dice Irene -. In più, dico che Marta Bassino è fortissima, le voglio un bene dell’anima, sono contenta per lei e sicura che farà un grande Mondiale. Solo, mi dispiace di averlo appreso dai Media, tutto qui…». 

STAGIONE – Cerchiamo di capire perché la stagione della maggiore tra le sorelle Curtoni non è andata come voleva e come, sinceramente, ci aspettavamo anche noi, ricordando che si tratta comunque del rientro a tempo pieno in gara dopo troppi guai alla schiena: «Beh, in gigante non sono mai uscita dalle prime 15 – continua Irene -, certo, speravo di fare meglio, non c’è dubbio, ma mi sento in crescita in questa disciplina. In slalom, invece, le cose non vanno bene. Sono uscita dalle prime trenta, poi sono rientrata, per fortuna, ma non so spiegare esattamente il motivo. Fisicamente sto bene, non mi posso lamentare, a volte il fisico va da una parte, la testa dall’altra. Forse ho voluto ‘strafare’ in certe circostanze, volevo tutto e subito, resta il fatto che non sono riuscita a sciare come avrei voluto in questa specialità. Non c’è dubbio. Comunque, la stagione per me non è finita, tutt’altro. Salterò le due gare iridate, pazienza, e mi preparerò per le prossime in Coppa del Mondo, tifando per le mie compagne a Vail. Reagire come la Brem dopo l’esclusione a Schladming 2013 e Sochi 2014? Magari, ci proverò!». 

MORALE – Una considerazione ci permettiamo di farla, come sempre in maniera molto sincera. La convocazione di Marta Bassino, 18 anni, lo ammettiamo, ci intriga, ci piace, ci stuzzica. Ammiriamo il coraggio della FISI e di Massimo Rinaldi, il direttore sportivo: la scelta si inserisce, per altro, in una tradizione recente se vogliamo, basti ricordare la presenza di Sofia Goggia a Schladming nel 2013, a 20 anni e quando ancora non aveva gareggiato una sola volta in velocità in Coppa del Mondo (solo in gigante), all’epoca. Ebbene, fu 4a in superG a un passo dalla medaglia e settima in supercombinata, era in forma e si sapeva. Il pettorale iridato ‘assegnato’ a Marta rappresenta una scelta ben precisa e chiara: la cuneese quest’anno ha ottenuto un 19° e un 21° posto in giganti di Coppa del Mondo, dimostrando però a Kuehtai di valere ampiamente le prime 10 ed è inoltre la campionessa iridata jr in carica. Volendo ben guardare, un’altra giovane, certo classe ’92 e non ’96, ma con ancora poca esperienza nel Circo Bianco causa tanti infortuni, Nicole Agnelli, da Caspoggio, Valtellina, si era piazzata 17esima a Kuehtai, in gigante, e poteva magari anche lei aspirare a un posto, quindi, visto che certo non le fa difetto la classe sugli sci. Ma la scelta è ricaduta su quella che probabilmente è il talento in prospettiva più grande dello sci alpino italiano femminile. Ci sta e sinceramente la condividiamo in pieno. Solo, pensiamo che forse poteva essere portata comunque anche Irene Curtoni, come undicesima atleta femminile, assieme a Marta Bassino, che slalomista non è (è sicuramente più orientata verso discesa e superG, al di là del gigante), proprio in ottica ‘rapid gates’, giusto per avere una slalomista ‘pura’ in più in gara sabato 14 febbraio. Opinioni. 

 

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