Slalom e discesa di Wengen
Stefano Gross, voto 9,5: A due decimi da Felix Neureuther, anzi da Felice come lo chiama lui. Un secondo posto in un’altra ‘classica monumento’, Wengen. Un podio che sa di conferma e anche di supremazia.
Cristian Deville, voto 6,5: Carattere, determinazione, voglia di lottare. Si qualifica con il 66. Alè alè.
Patrick Thaler, voto 6,5: Doveva e voleva arrivare. Gara senza infamia e senza lode, ci aspettiamo tutti di più. Forza ‘nonno’!
Manfred Moelgg, voto 6: Sarebbe da 5 ma si becca la sufficienza perchè è rientrato da troppo poco per dare un giudizio più severo.
Giuliano Razzoli, voto 5: Deraglia praticamente quasi subito dalla Maennlichen-Jungfrau.
Riccardo Tonetti, voto 5: Esce nella prima manche. Adesso altri due slalom. Serve assolutamente una qualifica.
Adam Peraudo, voto 5: Sostiusce Roberto Nani, si sa perchè. E sostituisce Andrea Ballerin, quello si è capito meno. Comunque esce di scena nella prima frazione.
Werner Heel, voto 6: Sufficienza stiracchiata, ha fatto vedere qualcosina. Ma troppo poco. E’ il migliore italiano, anche se solo diciottesimo…
Silvano Varettoni, voto 6: Sarebbe da 5,5 ma si merita la sufficienza perchè ha aspettato 40 minuti in partenza. E poi in pista quando è sceso iniziava ad esserci ombra.
Dominik Paris, voto 5: Non ha tirato una curva in tutta la settimana sul Lauberhorn. Ma dopo una stagione del genere ci sta una gara non digerita. Lo aspettiamo a Kitz.
Mattia Casse, voto 5,5: A sequenze era veloce. Nel complesso no.
Matteo Marsaglia, voto 5: Attardato, anche se nei giorni precedenti ha avuto mal di schiena.
Christof Innerhofer, voto 5: E’ vero, non sta bene. Ma il Lauberhorn questa volta era ghiacciato come a lui piace.
Peter Fil, senza voto: Deragliato alla Minschkante e con una spalla forse fratturata.