La Svizzera femminile, squadrone completo e di qualità in slalom (tanto per dirne una: l’oro e l’argento iridato in carica della specialità rispondono ai nomi di Rast e Holdener) esce un po’ abbattuto dopo la prima gara stagionale tra i rapid gates. Capita, c’è tutto il tempo per rimediare.
A punti sono andate però solo in tre, nelle dieci è entrata un’unica rappresentante rossocrociata, Wendy Holdener, ottava, mentre Rast ha chiuso quindicesima sempre alle prese con i postumi della caduta di Sestriere e Meillard si è ritrovata 22ª, ben distante dalla costante presenza nella top10 della scorsa stagione.
Parole e musica delle protagoniste. Così l’oro di Saalbach, Camille Rast: «Ovviamente si vuole di più. Levi è sempre una sfida per me. La sezione pianeggiante in cima non è il mio punto forte. Spero di poter tornare rapidamente in forma. Ma è solo la prima gara, ho ancora tempo. Posso continuare ad allenarmi e la stagione è lunga. Quindi non è un gran problema se oggi non tutto è andato alla perfezione».
Wendy Holdener: «Ho ancora molto margine di miglioramento. Non sono riuscita a esprimere appieno le mie capacità. Ma sono contenta di aver affrontato la seconda manche un po’ meglio. Per me è sempre così: all’inizio della stagione ho bisogno di un po’ di tempo per entrare nel vivo. L’allenamento a Levi non è andato molto bene, il che mi ha dato una svegliata. Devo solo dimostrare maggiore costanza nelle gare».
Mélanie Meillard: «Non sono soddisfatta, questo è chiaro. Al momento non capisco bene perché non abbia funzionato nella seconda manche. Ho spinto di più e non mi sentivo male. Cercherò di portare con me gli aspetti positivi, soprattutto della prima manche. A volte mi manca la fiducia, ed è qualcosa su cui devo lavorare».





