Vincendo a Kvitfjell in discesa libera, la giovane Emma Aicher è diventata la prima tedesca a vincere in quella specialità da Viktoria Rebensburg nel febbraio 2020. Prima di Aicher, inoltre, l’ultima tedesca in grado di vincere a Kvitfjell fu Katja Seizinger negli anni Novanta. «È assurdo pensare che io sia una di loro adesso, che strana sensazione!» ha ammesso Aicher dopo la gara in Norvegia.
Nata in Svezia da padre tedesco e madre svedese, Aicher compete in tutte le discipline (in questa stagione di Coppa del Mondo ha disputato 5 discese su 6 disponibili, 6 superG su 6, 7 giganti su 8, 9 slalom su 9), e pure ai Mondiali ha preso parte a tutte le prove, combinata a coppie compresa. Ma i suoi risultati sono ancora altalenanti: basti vedere lo slalom. Quando è arrivata al traguardo, Aicher si è piazzata tra la sesta e la nona posizione per ben quattro volte: eppure nei restanti cinque slalom è uscita. Nelle due discese a Kvitfjell è arrivata seconda e prima, risultati straordinari, ma nelle altre discese stagionali ha portato a casa un 31°, un 43° posto e un DNF.

Si parla di Aicher da anni: ancora 17enne vinse il bronzo nel team event ai Mondiali 2021. Per giunta, fatto piuttosto incredibile vista l’età, ha già una medaglia olimpica: argento a Pechino 2022 nel parallelo a squadre. Come scrivevamo già a novembre 2024, è il più grande (ma forse l’unico) talento della scuola tedesca.
In una recente intervista concessa Eurosport.de, Viktoria Rebensburg – oggi commentatrice televisiva – ha confermato che «Emma Aicher si è sviluppata enormemente. Ha l’impressionante capacità di nascondere tutto: sapeva di essere una possibile sorpresa a Saalbach e Kvitfjell, ma è comunque rimasta fedele alla sua tattica di gara». Secondo Rebensburg, al momento Aicher può contare su «ottimi materiali e lo ha dimostrato in più settori a Kvitfjell. Ma riesce anche a rimanere lucida, ed è questa la sua arte. Specie nei curvoni lunghi, ha una sensibilità pazzesca nei piedi. Inoltre, sa benissimo come e quanta pressione applicare sugli sci, con perfetto timing».

Aicher deve ancora trovare quella continuità che potrebbe portarla a competere per classifiche di specialità e generale. Dopo il secondo e il primo posto nelle due discese a Kvitfjell, infatti, nelle tre gare successive (superG sempre a Kvitfjell, gigante e slalom ad Are) ha collezionato zero punti. Ancora Rebensburg: «Emma ha certamente le capacità di vincere in svariate specialità in Coppa del Mondo, ma la cosa complicata è la gestione. Lo si era capito già la scorsa stagione, nella quale potrebbe aver gareggiato troppo. Ci vuole un tatto speciale: lasciar perdere magari qualche prova di velocità per non dimenticarsi degli allenamenti sulla tecnica. Altrimenti sarà difficile mantenere il livello delle specialiste di slalom e gigante».