Qualche metro in più tra una porta e l’altra, una seconda manche salata e un Marcel Hirscher comunque imprendibile. L’austriaco è il padrone indiscusso del gigante di Garmisch. Ha vinto, anzi, ha dominato sia la prima, sia la seconda discesa. Nessuno è riuscito ad avvicinarsi. Hanno tutti faticato, tranne, appunto, il potente austriaco che ha vinto la settima gara stagionale, il quinto gigante. Una sciata fluida, una curva breve e la velocità che viene incrementata porta dopo porta. Hirscher ha chiuso in 2.43.23, infliggendo un abisso a tutti gli altri. Felix Neureuther, quinto dopo la prima manche, è secondo a 3”28. Il terzo gradino del podio porta invece la firma dell’intramontabile Benjamin Raich. L’austriaco, classe 1978, è ancora tra i migliori tre gigantisti dopo il secondo posto di Kranjska Gora del marzo 2014. È al novantaduesimo podio in carriera in Coppa del Mondo. Quarto un Ted Ligety in rimonta, ma il neo campione del mondo è a 3”56 dall’austriaco. Quinto Alexis Pinturault, autore di una manche poco ‘pulita’.
BALLERIN A PUNTI – Roberto Nani ha rischiato di uscire, ma grazie a un miracoloso recupero è riuscito a portare al termine la gara. Nella parte alta ha perso qualche centesimo poi, sul muro, ha recuperato quasi tutto, ma nel tratto finale – pianeggiante – ha ceduto parecchio a un Ligety in grande recupero. Nani ha comunque concluso nuovamente nella ‘top 10’: settimo a 4”35. Bella prova di Andrea Ballerin che ha attaccato dall’inizio alla fine, rischiando anche di uscire. Si è portato al comando, recuperando alcune posizioni. Per lui un importante ventunesimo posto e la prima volta a punti in Coppa del Mondo. Florian Eisath non è invece riuscito a recuperare e ha chiuso anche dietro a Ballerin: ventiquattresimo a 5”81. Stesso discorso per Davide Simoncelli che ha accusato parecchio dalla fine del muro al traguardo. È arrivato ventiseiesimo a 5”90. Nulla di fatto anche per Massimiliano Blardone che ha perso posizioni rispetto alla prima manche: ventinovesimo posto a 6”65.