Dalmasso, Ski College Limone: «Avere una ventina di junior ha un significato importante»

Instancabile, infaticabile. Sempre in campo, sempre operativo. Stiamo parlando di Stefano Dalmasso, per tutti Steu, cuneese di Limone Piemonte. Tecnico navigato, esperto, tante vittorie da coach in carriera ma in prima battuta le medaglie olimpiche: oro e argento con Vidal e Amiez a Salt Lake City ed oro con la Magoni a Sarajevo. Steu dirige adesso da diverse stagioni lo sci club Ski College Limone, realtà che opera a Limone Piemonte. Ci fa sapere: «La realtà è in salute. Siamo passati indenni dai momenti difficili legati alla pandemia, adesso siamo ben strutturati e i numeri tengono nonostante un abbandono sempre più repentino e non solo in riferimento alla categoria Giovani».

Già i Giovani, quelli diretti dal responsabile Nicola Andreani coadiuvato da Simone Anselmo (in seconda), Fabiano Brugnaro e Paolo Bonardo. Ancora Steu: «Abbiamo venti Junior fra quelli che si cimentano regolarmente nelle Fis e quelli che scelgono un programma più light indirizzato successivamente al corso maestri. Avere un team così numeroso in un periodo di crisi della categoria ci riempie di soddisfazione. In questi anni questa categoria ha consegnato in azzurro Corrado Barbera e la scorsa primavera Fabio Allasina. Adesso ci sono due atleti in orbita del Comitato Regionale AOC e sono Sofia Mattio Francesco Magliano». La forza del club rispetto alla categoria Giovani? Ancora Dalmasso: «Noi facciamo il nostro mestiere. Attenzione, siamo uno sci club prettamente agonistico, ma facciamo il nostro senza interferire con i livelli superiori. Niente gruppi piccoli o team privati, se poi uno vale lo accompagniamo in Comitato o in squadra nazionale. Se c’è impegno e professionalità, se ci sono programmi adeguati, anche un gruppo numeroso può lavorare bene. E gli innesti in squadra azzurra dal nostro club lo dimostrano».

Una ventina sono anche i Children. «Ci sono elementi più validi, altri che devono ancora crescere. Fare i nomi è ancora presto in questa categoria. L’importante è crescere passo dopo passo con i giusti equilibri. Quest’anno la categoria è in mano a Emanuele Pagani coadiuvato da Michela Solari e Federico Lo Forte. Un club strutturato su tutte le categorie, con circa venticinque Pulcini. «Mattia Rista è il responsabile, insieme a lui Matilde Quirino e Alessandro Bonardo. Poi c’è il pianeta dell’avviamento, la pre-agonistica insomma che è un progetto in cui noi crediamo. E’ il nostro vivaio, si chiama Bioenergy Food Academy ed è coordinato sempre da Rista e da Nicole Dalmasso. C’è anche un altro gruppo, il Fun Team, di piccoli che fa solo campo libero insieme a Elisabetta Cattaneo e Andrea Morselli. Infine abbiamo una sezione del nostro club che ha il tesseramento con il Comitato della Liguria. I programmi sono meno intensi e l’attività giovanile è basata sul percorso verso il corso maestri. Attenzione, nessuno dei nostri fino ad ora non ha passato la selezione. I tecnici sono Umberto Quirino, Federico Parola e Alessia Alario».

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