Coppa Europa femminile, due settimane al via

Il punto con Devid Salvadori: «Soddisfatto del lavoro svolto finora»

Sabato 22 e domenica 23 novembre, ad Åre, in Svezia, partirà la stagione di Coppa Europa femminile, in cui saranno impegnate le sei ragazze della squadra ‘B’, ovvero Karoline Pichler, Valentina Cillara Rossi, Federica Sosio (tutte classe 1994), Verena Gasslitter, Nicol Delago e Roberta Melesi (1996), più altre atlete di volta in volta convocate, sicuramente alcune giovani della ‘C’. Si comincerà con due slalom, dove siamo in difficoltà anche nel circuito continentale, ma l’importante sarà rompere il ghiaccio comunque con coraggio e voglia di provarci, nonostante i pettorali alti. 

NORVEGIA – La trasferta in Scandinavia si annuncia davvero lunga, perché poi le ragazze si trasferiranno a Trysill, in Norvegia, per gigante e slalom (25-26 novembre), quindi a Kvitfjell, sempre in Norvegia, per gigante, combinata alpina con superG e superG singolo (28-30 novembre) e infine a Hemsedal, stessa Nazione, per due discese (3-4 novembre). 

PAROLA A DEVID – «Sono soddisfatto del lavoro svolto fin qui – ci dice il responsabile del gruppo, Devid Salvadori – nel mese di ottobre abbiamo intensificato gli allenamenti, con tre periodi da sette giorni sul ghiacciaio di Hintertux, in Austria, riuscendo a lavorare in più discipline con continuità, grazie alle condizioni meteo e della neve. Inoltre ci siamo allenati sia con la squadra di Coppa del Mondo che con la “C”, con alcune atlete di quest’ultimo gruppo che parteciperanno alle prime gare di Coppa Europa previste in Scandinavia». 

SQUADRA – «Per quanto riguarda le ragazze – prosegue il tecnico bresciano – stanno tutte bene fisicamente, tranne Karoline Pichler, che ha preso una botta al braccio durante l’allenamento di rifinitura pre-Soelden a Hintertux, in Austria: frattura esclusa, ma dovrà comunque sciare con un tutore». 

RIFINITURA – «Prima della partenza per le gare del Nord effettueremo ancora un allenamento di quattro giorni, sulla neve, nella prossima settimana. Non ho visto sciare Pichler a Sölden, ma è andata vicina alla qualifica all’esordio, su una pista tosta. Gara difficile e il risultato non può che darle fiducia. Sapevamo che era comunque un po’ presto, per lei, in quanto la sua preparazione era rivolta alle prime prove di Coppa Europa; sicuramente, però, ha fatto un’altra esperienza positiva, che ha confermato come il lavoro stia andando nella direzione giusta».     

 

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