Casse: «Ho attaccato, ma perso tempo prezioso in Carcentina»

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Mattia Casse conferma lo straordinario stato di forma. Il 34enne delle Fiamme Oro ha strappato il terzo tempo quand’è arrivato sul traguardo, poi diventato quarto dopo l’inaspettata prestazione vincente di Alexis Monney. Nonostante il quarto posto, Casse è soddisfatto, del resto non era mai andato così bene sulla Stelvio di Bormio, una delle piste più impegnative della Coppa del Mondo.

Dopo la gara, Il Trattore ha detto: «Su una Stelvio sempre molto esigente, bene così. Credo che la pista sia meno difficile di tanti altri anni, quest’anno non è né più facile né più difficile di altre stagioni, la metto nel mezzo. C’è poca neve ed è una pista esigente, com’è sempre la Stelvio». Il suo atteggiamento è stato sfrontato e, come conferma lui stesso, «sono partito volendo attaccare dall’inizio alla fine, credo si sia visto. Peccato quell’errore, ho accelerato e iniziato un po’ troppo presto la curva e sul piede destro sono finito lungo». Anche sulla Carcentina Casse era basso di linea, cosa che gli ha tolto un po’ di velocità.

Mattia Casse a Bormio, nel 2024 © Agence Zoom

L’atleta della Val Susa ora residente nella bergamasca ha parlato di ottime sensazioni, avvertite già durante le prove cronometrate: «Ieri mi sono sentito bene, inusuale per me perché qua ho sempre sentito tanto gli sci sbattere». Guardando a domani, invece, Casse assicura che «in superG sicuramente si attacca, e poi vediamo. Ci attende un periodo intenso, ora sto bene quindi si va all’attacco».

La prova odierna sulla Stelvio era particolarmente interessante perché, nel febbraio 2026, la pista di Bormio assegnerà medaglie olimpiche. Secondo Casse, però, quello di oggi era un test poco probante: nella prossima stagione, infatti, le Olimpiadi «saranno più avanti nel calendario, quindi ci sarà un’altra neve e altre condizioni».

Infine, Casse spende qualche parola sulla questione airbag, apertosi a Odermatt dopo una sbandata dello svizzero: «Ha fatto un piccolo errore, l’algoritmo (che regola l’apertura dell’airbag stesso, ndr) ha letto che fosse un errore più grave e si è aperto. È sfiga. Io l’ho sempre detto, sono a favore. Ho firmato la petizione, dobbiamo andare avanti sulla questione sicurezza».

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