Ha vinto quattro degli ultimi cinque giganti disputati in Coppa del Mondo, a cavallo di questa e dell’ultima stagione; è salita sul podio tre volte a Kranjska Gora, senza ancora riuscire a vincere. Una delle poche piste non ancora “domate” in carriera. Federica Brignone, pettorale rosso di leader in specialità, si presenta in Slovenia forte dei successi ottenuti a Sölden e Semmering nel quarto appuntamento tra le porte larghe dell’annata agonistica 2024-2025. La valdostana nata a Milano, in forma, in fiducia e consapevole di giocarsi punti preziosi per la coppa generale tra questo e il prossimo weekend (velocità a St. Anton), su piste perfette per esaltare le sue qualità tecniche, proverà a far saltare il banco. Manche alle 9.30 e 12.30, con diretta su RaiSport ed Eurosport.
Assieme a Brignone ecco altre otto azzurre: Marta Bassino al via con l’11, la rientrante nella specialità Sofia Goggia con il 16 (e già sul podio a Kranjska Gora, terza nel 2018, data in buona forma anche in questa specialità, riscontri alla mano), Asja Zenere con il 30, Elisa Platino con il 34, Ilaria Ghisalberti con il 36, Lara Della Mea con il 37, Roberta Melesi con il 41 e Giorgia Collomb, all’esordio sulla Podkoren3, con il 62.
«Il gigante è la disciplina che quest’anno mi ha regalato i risultati più belli e allo stesso tempo mi sta creando qualche piccolo problemino fisico (alla schiena, NdR), però mi sento stabile e a mio agio in gara – racconta Brignone – Ho un buon feeling, due giorni molto belli allo Zoncolan, ci riproverò sicuramente. La classifica di coppa è molto equilibrata, l’anno scorso avevamo disputato molte più gare, chiaramente le sciatrici tecniche sono davanti, ci saremmo aspettate di vedere in cima alla graduatoria Mikaela Shiffrin, che però al momento è ferma; mancano tante gare e le prossime settimane saranno importanti. Per lottare per la classifica generale bisogna essere molto costanti in termini di piazzamenti tutti i fine settimana, e dipende molto dalle altre. L’anno scorso ho fatto una stagione con i fiocchi, ma c’è chi ha fatto meglio di me, quindi bisogna veramente puntare a ogni gara fatta bene, senza concentrarsi sulla classifica».
Marta Bassino: «Arriviamo da due ottimi giorni di allenamento sullo Zoncolan, sto facendo dei tratti buoni, ma non sono ancora così costante come vorrei e faccio magari dei pezzi bene e altri meno. L’obiettivo è mettere insieme una manche intera. Dalla doppietta di qualche anno fa sono cambiate un po’ di cose, il meteo dà temperature davvero basse stanotte, vedremo durante la ricognizione come saranno le condizioni della neve».
Rientra Michelle Gisin, attenzione alla canadese Grenier, vincitrice in Slovenia nel 2023 (prima gara) e 2024, mentre la Svizzera non trionfa dal 1991. Rast (con problemi alla schiena) e Ljutic cercheranno di difendere i primi due posti nella graduatoria generale di Coppa. Settantadue atlete al via, in rappresentanza di 23 nazioni. Cambio all’ultimo momento per la Francia, con McFarlane al posto di Brand tra le porte larghe. Gut va per la storia: con una vittoria sarebbe la prima atleta ad andare in doppia cifra per successi in tre specialità in Coppa del Mondo (tra i maschi ci sono riusciti solo Maier e Zurbriggen).