Pista difficile e spettacolare, tracciato di Gianluca Rulfi altrettanto insidioso e bello, con curvoni chiusi, passaggi veloci, dossi con porte nascoste che ha messo in difficoltà più di un atleta. A vincere tra le insidie della ‘Birds of Prey’ di Beaver Creek è stato Hannes Reichelt. Una prova impeccabile quella dell’austriaco che ha chiuso in 1.12.78. Reichelt ha fatto tutto bene, impostando con ‘margine’ i passaggi fondamentali e stringendo le linee quando possibile. Ma la notizie odierna è la ‘sconfitta’ di Kjetil Jansrud. Il norvegese era in linea con l’austriaco fino alla ‘Golden Eagle’ dove ha sbagliato perdendo la possibilità di passare al comando. Jansrud ha chiuso comunque con un grande secondo posto, a 52 centesimi dalla vetta, dimostrando ancora una volta di essere uno dei velocisti più in forma del momento. Il francese Alexis Pinturault ha invece sorpreso tutti – gli azzurri in primis – e chiuso sul terzo gradino del podio. ‘Pintu’ è partito forte e dopo il primo intermedio era addirittura davanti di 22 centesimi. Poi anche lui è stato protagonista di un errore, ha sradicato un palo e perso tempo prezioso. È finito a 62 centesimi dal vincitore.
QUARTO FILL, QUINTO PARIS – Peccato per la squadra azzurra che anche oggi è rimasta ai piedi del podio per pochissimi centesimi, quattro per la precisione. Buona prova per Peter Fill che ha sciato molto bene, ma forse ancora con margine. L’azzurro, partito con il 13, ha comunque fatto una bella prova concludendo con il crono di 1.13.44 in quarta posizione. Dominik Paris ha dimostrato ancora una volta di essere in una condizione di forma strepitosa. Dopo la discesa di ieri aveva detto «sono un discesista completo» e così è stato. Anche nel superG odierno, a lui poco congeniale, è andato forte e ha sciato bene i passaggi chiave, fatta eccezione per quello iniziale, subito dopo la prima lunga, che ha fatto diverse vittime. Ha chiuso al quinto posto con un gap di 82/100. Buona prova di Matteo Marsaglia, partito con il 26, è arrivato ottavo a 1”01 dalla vetta. Non è riuscito a scalfire la neve della ‘Birds of Prey’ Werner Heel, 19° in 1.14.17. Risale piano piano la classifica Christof Innerhofer che in più di una occasione ha dichiarato di essere ‘a corto’ con gli allenamenti. ‘Inner’ ha accusato 1”44 da Reichelt e chiuso 20°. 36° Mattia Casse e 43° Henri Battilani. Out Silvano Varettoni e Siegmar Klotz
TANTI ERRORI – Tanti errori e tante uscite di pista. La ‘Birds of Prey’ ha fatto tante vittime, con l’uscita di scena dello svizzero Patrick Kueng, del norvegese Aamodt Aleksander Kilde, dell’austriaco Vincent Kriechmayr, del canadese Manuel Osborne-Paradis e degli austriaci Max Franz e Marcel Hirscher. Poi tanti errori da Jan Hudec ad Adrien Theaux, da Matthias Mayer a Otmar Striedinger.
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