Alex Vinatzer, classe 1999, si è aggiunto al club degli sciatori italiani in grado di salire sul podio almeno una volta sia in slalom sia in gigante in Coppa del Mondo.
Già, ma quali e quanti nomi comprende questo “club” maschile, posto che la vittoria in entrambe le specialità nel circuito maggiore è stata raggiunta solo da Gustav Thöni, Piero Gros e Alberto Tomba? Non tantissimi, ma nemmeno così pochi.
Il primo ovviamente rimane lui, la leggenda di Trafoi, Gustav Thöni, che già nel gennaio del 1970, a soli 18 anni, aveva saputo vincere in entrambe le specialità; seguìto a ruota da Piero Gros, ancora oggi il più giovane vincitore di sempre tra slalom e gigante in Coppa del Mondo. Ci riuscì nel dicembre del 1972, tra Val d’Isere e Madonna di Campiglio.
Salire sul podio nelle specialità tecniche in Coppa non è impresa così semplice. Ce l’hanno fatta anche Tino Pietrogiovanna (in seguito allenatore di Tomba, in squadra, e di Deborah Compagnoni, nel team privato), Franco Bieler (un successo in gigante), il povero Leonardo David, che seppe trionfare in slalom davanti a Stenmark e Phil Mahre (!), Bruno Nöckler, purtroppo poi tragicamente scomparso in un incidente automobilistico in Nuova Zelanda nel 1982, a soli 25 anni, assieme all’allenatore della nazionale italiana Ilario Pegorari, al preparatore atletico Karl Pichler e al massaggiatore Ivano Ruzza.

E poi ancora Oswald Tötsch, Richard Pramotton, Alberto Tomba. Ecco, la particolarità di questi tre atleti è che sono anche saliti sul podio assieme, in gigante, il 14 dicembre 1986, una data storica per lo sci italiano maschile: primo Pramotton, secondo Tomba (primo podio in carriera), terzo Tötsch (primo e unico podio in gigante), sulla Gran Risa in Badia. Dopo di loro, non è più successo in questa specialità.
Infine, al club si sono iscritti anche Matteo Nana, valtellinese di enorme talento martoriato dagli infortuni, e Manfred Mölgg, che insieme a Thöni, Gros e Tomba è anche l’unico ad aver conquistato medaglie iridate in entrambe le specialità.





