La giornata di ieri è stata magica per Francesca Sturlini, coach dello Sci Club Borgata Sestriere. Non capita tutti i giorni di avere ben due atleti sul gradino più alto del podio ai Campionati Italiani Children. A Sturlini è successo grazie alle vittorie di Pietro Desogus nel gigante Ragazzi e di Niccolò Castri nel superG Allievi. Entrambi sono allenati da Sturlini, che di Castri è pure la madre.
Abbiamo incontrato Sturlini oggi alla partenza del gigante Allievi. «Quando ho scoperto che anche Desogus era riuscito a vincere, mi sono commossa. La scarica della tensione mi ha fatto scendere le lacrime. In un giorno solo, in questo modo… è stato davvero emozionante» ammette con un sorriso Sturlini. Da due anni allena Desogus, da quattro Castri. «Considero Pietro quasi al pari di mio figlio, è emozionante vederli lì insieme».

«Due campioni italiani dello stesso sci club – continua Sturlini – non è un’impresa facile. L’anno scorso, inoltre, Ludovica Vottero, sempre del Borgata Sestiere, ha vinto sia gigante che superG ai Campionati Italiani Children, nella categoria Ragazzi. Per cui significa che lo sci club sta lavorando bene. Peccato perché Vottero è qui ma con un crociato rotto, quindi ha fatto ciò che riesce».
Le chiavi del successo, secondo Sturlini? «La serenità e il lavoro di squadra. Desogus ha sempre sciato con quelli più grandi, perché il gruppo è formato soprattutto dalla categoria Allievi, quindi sicuramente ha stimoli maggiori. Castri invece è finalmente riuscito a stare sereno, lontano dagli infortuni. Ha sempre dovuto recuperare: da due fratture alla tibia, da una clavicola rotta l’anno scorso prima dei Campionati Italiani, e poi se l’è rotta di nuovo. La serenità del gruppo lo ha aiutato a rimanere concentrato e ad allenarsi duramente».
Dall’anno scorso il Borgata Sestriere ha deciso di creare un team, battezzato “Extreme”, improntato all’agonismo. «Prima ero uno sci club di tanti ragazzini che facevano agonismo sì, ma in modo più soft» dice Sturlini. I risultati stanno arrivando. Sturlini peraltro non è piemontese: «Veniamo da Pescia [comune in provincia di Pistoia, ndr], io ho fatto un pochino l’atleta in Toscana e poi ci siamo trasferiti, prima a Roccaraso – infatti uno dei primi allenatori di Niccolò Castri è stato Alfonso Trilli – e poi la decisione di spostarsi in Piemonte. Ho ricevuto una proposta di lavoro a Bardonecchia, a cui devo tanto, e così ci siamo trasferiti al nord».
Mentre chiacchieriamo, Sturlini non riesce a nascondere un sorriso che va da un orecchio all’altro. Non dimenticherà facilmente la giornata di ieri.