Da due anni Cecilia Sessarego Catalisano, milanese classe 2010, sta vivendo l’esperienza dell’accademia internazionale Apex in Francia a Tignes, Savoia. Scia, studia, cresce Cecilia. «Non è sempre facile essere lontano da casa, ma questa è una scelta che ho fatto ben precisa per accrescere il mio bagaglio linguistico (studio in inglese), tecnico e umano. Tecnicamente l’approccio differisce sotto alcuni aspetti ai club italiani, ad esempio quasi mai si utilizza il crono in allenamento. Non c’è un pro o un contro, ci sono secondo me modi diversi da cui prendere il meglio. È una bella avventura vivere l’esperienza Apex, non solo per i programmi tecnici ed atletici, ma perché vivere la quotidianità lontano da casa insieme a ragazzi di quasi trenta diverse nazionalità credo possa farti crescere più velocemente».
Cecilia prende ispirazione dalla sorella gemella Carolina, nuotatrice: «i nuotatori sono grandissimi lavoratori, poi di loro mi piace quell’esser sempre sul pezzo, concentrati e attenti al lavoro cercando di eliminare il superfluo, quello che ti fa perdere tempo…la cosa che mi colpisce di più è la loro umiltà, anche quando vincono gare importanti non esultano poi così tanto».

La ragazza è in procinto di iniziare il secondo anno della categoria Allievi e gareggia nel circuito francese. «Essere in gruppo mi ha aiutato. Sicuramente prima ero troppo concentrata su me stessa, ma non solo per gli obiettivi, anche in generale un po’ per tutto, forse mi chiudevo un po’. Ho imparato l’importanza di lavorare anche in gruppo osservare gli altri e confrontarci. Poi sullo sci è utile capire una scuola diversa, soprattutto negli approcci. Fondamentale è l’insegnamento per adattarsi ad ogni situazione di neve, ad ogni tracciato. Non solo in gara, ma anche in allenamento». Elementi fondamentali per la mia esperienza alla mia età è ancora molto importante il confronto perché la strada è lunga e bisogna strutturarsi per poter affrontare il cammino uscendo dalla propria comfort-zone sugli sci in gara, nel training e nella vita di tutti i giorni «Per questo devo molto al numeroso staff Apex, coordinato da Alex Vitanov e al mio allenatore Stephane Sorrell che mi ha sempre ripetuto che ogni giorno è bello per imparare anche se a volte non sei soddisfatta completamente di quello che hai combinato». Francia certo, ma con un occhio anche all’Italia. Infatti Cecilia quando è a casa si allena alla corte del GB Ski Club. «Mi trovo bene con il GB, club con cui ho corso in passato. Carola Ghisalberti mi aiuta mentalmente perchè, nonostante sia un’ instancabile professionista, mi trasmette leggerezza. Alain Pini invece mi piace per la sua schiettezza e semplicità nelle correzioni, simpatia e nella fiducia che riesce a trasmettermi. Sono un riferimento importante quando mi alleno in Italia». Il primo appuntamento in gara sarà il Top 50 che si svolgerà il prossime mese sulle nevi valdostane di Pila. Ci sarà un confronto significativo con le migliori Allieve italiane e anche straniere, grazie alle wild card dell’organizzazione ai club stranieri come Apex.
«Certamente è un obiettivo, voglio far bene a Pila. Ho ambizione di sciare bene, ma sono anche consapevole che il cammino è lungo e non bisogna fossilizzarsi sempre e solo sul risultato». Si, il cammino è lungo. Anche perchè si fa sul serio per davvero l’anno prossimo con la categoria Juniores. Quella categoria che vede in questi giorni partire con il botto Giada D’Antonio e dove Lara Culturi su tutte ma anche Giorgia Collomb hanno dimostrato di divorarla al debutto. «Mi carica poter osservare questi esempi. Giada ad esempio è partita fortissimo, mi stimola davvero saper che si può fare. Non è facile, anzi, ma sono consapevole che c’è spazio sempre per potersi mettere in mostra. Con il lavoro e la determinazione sicuramente. Adesso punto con convinzione all’ultimo anno Allievi con l’obiettivo di essere il più possibile competitiva in tutte le discipline. E poi toccherà alla nuova esperienza, al cambio di categoria». In Francia? in Italia? Vedremo. Intanto prossima fermata Pila con il Top 50.





