ll tema della esasperazione nello sci giovanile è sempre più all’ordine del giorno, è davvero un argomento molto dibattuto in questo periodo. Amedeo Reale, presidente dello Sci Club 18 Cortina, dice la sua: «Esasperazione ed estremizzazione sono dei problemi dal momento che spesso portano all’abbandono precoce che è proprio un peccato visto i casi che aumentano, in particolare all’inizio della categoria Giovani. Il sovrapporsi dello studio con gli impegni sempre maggiori della categoria Giovani, coincidono proprio con l’età in cui i ragazzi avrebbero più bisogno di continuare a fare sport, per lo sviluppo fisico e per star lontani da cattive compagnie e ambienti inutili. A volte l’esasperazione si porta dietro alcune tematiche, la più importante è l’aumentano dei costi per i maggiori numeri di allenamento sulla neve, per il calendario gare sempre più fitto, per la ricerca di attrezzatura tecnica da acquistare sempre più performante. La piazza di Cortina può non fare un dramma per questi rincari, ma rimane sempre un pericolo oggettivo l’abbandono come causa dell’esasperazione che appunto può essere anche non solo economica».
Reale evidenzia il ruolo più importante che dovrebbero avere i presidenti di Sci club, andando a toccare un argomento interessante perché poco preso in considerazione. «Siamo spesso abituati a pensare al presidente come a una figura esclusivamente istituzionale o di rappresentanza. Certamente gli aspetti tecnici non spettano ai Presidenti o al Consiglio, questo è chiaro. Tuttavia dovrebbero entrare maggiormente nel sistema culturale e sociale, nella trasmissione dei valori educativi dello sport. Riagganciandomi al discorso precedente dobbiamo essere noi ad esempio che dobbiamo farci portatori nel sistema allenatori-famiglie del ‘no tutto subito’, del tirare il freno su programmi a volte troppo martellanti per accontentare genitori ossessionati dal primeggiare. Sul fatto che non si esaurisce tutto nel mondo Children. Il Presidente ideale nel sistema Sci Club dovrebbe avere un ruolo di guida, culturale ed educativa, stemperando e mediando estremismi, ed inoltre tenere la barra sempre sul valore più importante dello sport che è crescita fisica e valoriale, se si parla di ragazzi».
E così il dirigente romano, già atleta nell’ambito Fis e ora atleta Master, lancia un’idea per valorizzare il ruolo dei Presidenti delle società sportive che fanno più attività: «Si potrebbe incrementare il coefficiente di attribuzione dei punteggi per l’elezione di Presidente e Consiglio federale. I grandi Sci Club che svolgono un’attività giovanile strutturata, organizzativa e agonistica, spesso multidisciplinare, non vengono riconosciuti in termini di voto per il peso che hanno».




