Ottobre, mese di Coppa. Sessanta edizioni e tanti primati all’orizzonte

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Nel weekend del 25-26 ottobre, a Sölden, scatterà l’edizione n.60 della Coppa del Mondo di sci alpino, di cui a breve racconteremo nascita e genesi, giusto per rinfrescare un po’ la memoria storica.

Restando al presente, i campioni di oggi, e proprio nella stagione olimpica di Milano-Cortina, guardano alla sfera di cristallo con estremo interesse, visto che tanti primati possono essere battuti o eguagliati, ricordando che le prime gare di questo circuito si disputarono rispettivamente il 5 gennaio (uomini) e il 7 gennaio (donne) del 1967, in Germania, tra Berchtesgaden e Oberstaufen, e quindi in quelle giornate lì esattamente cadrà il 60° anniversario, nel 2026.

L’aspetto curioso è che nel 2016, anno del 50° anniversario della Coppa del Mondo, la classifica femminile fu vinta per la prima volta in carriera da Lara Gut-Behrami, che potrebbe ripetersi a dieci anni di distanza, impresa mai riuscita a nessuno, uomini compresi, e proprio nella stagione del lungo addio della fuoriclasse ticinese, che si ritirerà dall’attività agonistica (parole sue) nel prossimo marzo. Non solo: a livello di gare singole in Coppa del Mondo, Gut-Behrami è quinta assoluta a quota 48 vittorie, a -7 dal primato svizzero femminile di Vreni Schneider. L’impresa non è impossibile per provare a diventare la sciatrice rossocrociata con più successi nel circuito maggiore.

Lara Gut-Behrami ©Agence Zoom

Attenzione però a Mikaela Shiffrin, 30 anni compiuti a marzo, tornata in grande forma (così si dice) senza aver di certo dimenticato due primati importanti da raggiungere proprio in Coppa del Mondo. Il primo: agguantare Annemarie Moser-Pröll a quota sei successi nella overall. Il secondo: stabilire lei, e non la citata Gut-Behrami, il record di differenziale tra prima e ultima vittoria nella classifica generale di Coppa. Primato (8 anni) che appartiene in coabitazione alla citata Pröll e a Marc Girardelli, capaci di vincere ancora in Coppa del Mondo a otto anni di distanza dalla prima volta: 1985-1993 per l’austro-lussemburghese, 1971-1979 per l’austriaca. Ebbene, la prima Coppa di Shiffrin risale al 2016-2017. Dovesse imporsi nella prossima stagione (2025-2026), sarebbe la prima a farlo nove anni dopo il trionfo numero uno.

Lara Gut-Behrami, in ogni caso, rimane l’atleta più longeva nella storia (oltre che l’unica in doppia cifra per successi in tre specialità, gigante, discesa, superG) considerando la prima (20 dicembre 2008, St. Moritz, discesa) e l’ultima vittoria (25 marzo 2025, Sun Valley, gigante) in Coppa del Mondo (finora). Sono 16 anni e (quasi) dieci mesi: nessuno come lei, nemmeno a livello maschile. Gut-Behrami, infine, potrebbe salire sul podio della classifica generale 12 stagioni dopo la prima volta (terza nel 2013-2014), anche questo mai accaduto prima.

L’Italia femminile cerca invece il terzo podio consecutivo nella classifica finale di Coppa (dopo Brignone, seconda nel 2024, e la combo Brignone-Goggia, prima&terza nel 2025) per la prima volta nella storia. Tra la stessa Sofia e chissà Marta Bassino (in attesa di ritrovare Federica Brignone in pista), l’impresa non è impossibile. Anzi. Nota a margine: l’Austria femminile non porta una sua sciatrice sul podio della classifica finale di Coppa dall’ultimo trionfo di Anna Fenninger datato 2015. Sono passati 10 anni. Mai successo. Il primato negativo era nove, tra Pröll 1979 (prima) e Wachter 1988 (terza).

P.S. – Ovviamente Lindsey Caroline Vonn potrebbe diventare la prima atleta della storia a conquistare un successo nel circuito di Coppa del Mondo a 20 anni abbondanti di distanza dal primo, datato per lei 3 dicembre 2004, in discesa, ovviamente a Lake Louise. Ogni occasione sarà buona nel 2025-2026.

©Agence Zoom

A livello maschile, Marco Odermatt cerca il quinto successo consecutivo in classifica generale, impresa che gli consentirebbe di superare un’altra leggenda svizzera, Pirmin Zurbriggen, capace di imporsi quattro volte tra il 1983-1984 e il 1989-1990, ultimo anno di carriera. Non solo: mai la Svizzera (in generale) ha trionfato cinque volte consecutivamente nell’albo d’oro di Coppa del Mondo al maschile, impresa riuscita invece all’Italia (1971-1975) e all’Austria, due volte. Vincendo la classifica generale per la quinta volta, inoltre, Odermatt aggancerebbe lo stesso Girardelli, arrivando a -3 da Marcel Hirscher, capace di imporsi per 8 volte di fila tra il 2012 e il 2019.

Lo stesso Odermatt si trova a quota 45 vittorie in gare di Coppa del Mondo in gare singole, dal 2020: nel mirino ci sono Marc Girardelli (46), Alberto Tomba (50), Hermann Maier (54). Più avanti Marcel Hirscher (67) e Ingemar Stenmark (86).

Nota a margine: l’ultimo sciatore italiano in grado di salire sul podio finale della classifica di Coppa del Mondo fu Alberto Tomba, primo nella stagione 1994-1995 (anche l’ultimo a vincerla, ovviamente). Sono passati 30 anni. In precedenza il primato negativo era… 12, tra Gros-Thöni 1975-1976 (rispettivamente secondi e terzi dietro Stenmark) e Alberto Tomba 1988, secondo, con rimpianti, dietro Pirmin Zurbriggen.

Nilsson, Tomba, Mader il 27 novembre 1987, a Sestriere. Prima vittoria di Alberto Tomba in Coppa del Mondo, in slalom ©Pentaphoto

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