Race Future Club 2025, organizzato da Race Ski Magazine nell’aprile 2025 sulle piste del Faloria in collaborazione con Fondazione Cortina, FISI e col supporto di Podhio e Uvex, è stato un’occasione per trenta Allievi di allenarsi con tecnici della Nazionale italiana. Un successo, anche secondo gli allenatori dei vari sci club coinvolti. Con alcuni dei ragazzi partecipanti siamo riusciti a scambiare due chiacchiere, arrivando a compilare il primo identikit della loro giovane carriera di atleti. Oggi conosciamo Michele Vivalda.
Nome: Michele
Cognome: Vivalda
Sci club 2024/2025: Sestriere
Quando hai iniziato a sciare: Quando avevo due o tre anni, a Prato Nevoso.
Chi ti ha insegnato: I miei genitori all’inizio, poi pian piano la passione è andata avanti. E ora devo dire che è continuata.
A cosa pensi quando scii: Difficile da dire, di solito penso un po’ a cosa dicono i coach. Anche perché se ho la testa tra le nuvole vengo sgamato subito (ride). Devo rimanere concentrato sui consigli degli allenatori.
Un ricordo dello sci visto in televisione: Non particolarmente, dello sci visto in tv non ho grandi ricordi. Però dello sci è tutto bellissimo, sempre divertente fare nuove esperienze. Si riesce a stare bene con gli amici e si crea un bell’ambiente.
Risultato più soddisfacente nella tua giovane carriera finora: Il Pinocchio quest’anno mi ha tolto un po’ di pensieri. È vero che sono uscito, però le mie prestazioni lì mi hanno tolto un po’ il dubbio che avevo riguardo all’essere pronto a lottare coi migliori o meno. Anche il Pinocchio primo anno Ragazzi è un bel ricordo, vinsi gli internazionali in slalom.
Obiettivo più grande: Andare in Coppa del Mondo e magari alle Olimpiadi è il sogno più grande, ma non solo per me, credo di tutti quelli che sono qua al Race Future Club 2025.
La cosa più bella e quella più brutta nel mondo dello sci: La più brutta credo che sia il non poter prevedere le condizioni. Non sai che condizioni ci saranno, dovrai sempre adattarti a meteo e neve. Ma è anche la parte più bella, perché ogni volta cambia e si deve ripartire da zero.
La cosa più bella e la più brutta legata al posto in cui vivi: Io sono di Cuneo, ora abito a Sestriere. La cosa peggiore forse è essere lontano dalla famiglia. Appena finisce la stagione, ogni weekend torno giù da loro. Sestriere però è un gran bel posto, c’è fresco e spesso tanta neve. Un po’ isolato, ma meglio così non c’è troppo casino.
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