È ufficiale: Lindsey Vonn torna in attività. Ormai mancava solo l’ufficialità dopo settimane e settimane in cui si rincorrevano le voci più disparate. Era stata vista in allenamento in Nuova Zelanda, nell’ultimo periodo ha postato sempre di più foto di neve, incontri di ex colleghe e albe in quota. E ora ecco l’altra notizia che tutti attendevano, dopo Marcel Hirscher ecco il ritorno dell’americana. «Tornare a sciare senza dolore è stato un viaggio incredibile – ha detto – Non vedo l’ora di tornare con lo Stifel U.S. Ski Team e di continuare a condividere la mia conoscenza dello sport con queste donne incredibili».
Il percorso che ha portato Lindsey Vonn al rientro è davvero lungo. La sua ultima gara fu la prova di discesa libera ai Mondiali di Åre 2019, il 10 febbraio 2019, quando riuscì a salire per la sesta volta sul podio di un Mondiale. Non ci era mai riuscita nessuna donna prima di lei. Cinque anni dopo, il percorso per tornare è stato «pazzesco e assolutamente non pianificato».
Prima dell’ufficialità data dalla Nazionale americana, le voci sul ritorno di Lindsey Vonn si sono inseguite. Vonn stessa, tramite alcuni post su Instagram, aveva strizzato l’occhio a questa possibilità. A fine ottobre era a Sölden, da dove, sebbene non abbia gareggiato, aveva detto di divertirsi molto sciando «e poi vediamo come vanno le cose. Sono felice». Nella mattina di oggi, poi, è uscito un articolo-intervista sul New York Times, che ne ha anticipato l’ufficialità.
Bill Pennington, esperto giornalista che segue Vonn fin dalle sue prime Olimpiadi, a Salt Lake City 2002, ha scritto che Vonn «raggiungerà la squadra americana venerdì, con la speranza di tornare a gareggiare in Coppa del Mondo quest’inverno, forse già il prossimo mese». La nativa di St. Paul, Minnesota, ha già messo in cascina 15 giorni di allenamenti sulle nevi di Nuova Zelanda ed Europa e parteciperà agli allenamenti della Nazionale americana a Copper Mountain, in Colorado, che cominciano questo sabato. Si concentrerà soprattutto su superG e discesa libera.
«Ho già fatto salti e prove di superG lunghe 60 secondi, ma non ho ancora provato una pista completa. Quello è il prossimo passo da fare in vista di un calendario più definito verso il rientro» ha detto Vonn. L’americana spera di poter fare perlomeno da apripista alle gare di Coppa del Mondo femminili di Beaver Creek, in Colorado, il 14 e il 15 dicembre, e poi sfruttare una wild card per tornare a St. Moritz, il 21 e il 22 dicembre.
«La mia carriera – ha detto Vonn al New York Times – terminò senza l’intenzione di tornare». Sette mesi fa, dopo un’operazione di ricostruzione al ginocchio destro e il ritorno a sciare senza dolori, «avevo un sorriso così grande che si vedeva dal retro del casco». Parlando del suo ritorno, e degli eventi che hanno portato ad esso, Vonn lo ha definito «pazzesco e assolutamente non pianificato».
Vincitrice di tre medaglie olimpiche, otto medaglie ai Mondiali, 82 gare di Coppa del Mondo e quattro sfere di cristallo assolute, Lindsey Vonn è l’ultimo nome di una lunga lista di atleti al rientro, dopo Lucas Pinheiro Braathen e Marcel Hirscher. Poche settimane fa, Federica Brignone è diventata la donna più anziana di sempre a vincere in Coppa del Mondo, a 34 anni. Vonn ne ha compiuti 40 poche settimane fa.
L’americana sa che non sarà facile tornare a competere fin da subito per le primissime posizioni. «Sto cercando di non fare il passo più lungo della gamba, ho un bel po’ di ostacoli da superare. Ovviamente non lo farei se non sperassi di essere competitiva. Ho delle aspirazioni, mi piace andare veloce. Quanto posso andare veloce? Non lo so».
Il suo obiettivo è divertirsi, sperare di tornare a disputare la Coppa del Mondo, sognando i Giochi olimpici di Milano Cortina, nel 2026. «Mi è sempre piaciuto gareggiare a Cortina […], ma non so cosa mi riserveranno i prossimi mesi e il prossimo anno e mezzo. Quindi non posso dire adesso se è davvero una possibilità. Credo anche che tutti sappiano quanto amo Cortina».
Dopo l’infinita serie di vittorie che ha già alle spalle, Vonn non deve più dimostrare nulla a nessuno: «Con quello che ho fatto nella mia carriera, sono grata di poter essere in questa posizione. Non ho alcuna pressione. Siamo solo io e la montagna, come all’inizio». Se si era operata in aprile perché non vedeva più «la luce in fondo al tunnel» a causa di un ginocchio che non le permetteva nemmeno di distendere la gamba destra, l’operazione è andata talmente bene che oggi tutto le sembra «così diverso».
Così, Vonn è tornata a sciare. Dapprima liberamente, senza pali o porte. Quando ha visto che le sensazioni erano buone, e in palestra è riuscita a fare sessioni di potenziamento che non riusciva a sostenere da otto anni, ha alzato il telefono e contattato Chris Knight e Patrick Riml, cioè il suo allenatore e il suo manager. I tre sono andati in Nuova Zelanda a fine agosto, dove Vonn è «riuscita a diventare più forte e ho potuto iniziare a spingere sul ginocchio [destro], e tutto è andato molto bene. Ho fatto 15 discese in un giorno, non mi capitava da quando avevo 25 anni».
Vonn si è anche detta «davvero entusiasta di essere di nuovo una compagna di squadra» di Mikaela Shiffrin, oggi la stella indiscussa della Nazionale americana. Al New York Times ha anche detto di ispirarsi alla longevità di LeBron James, stella del basket NBA che compirà 40 anni il prossimo 30 dicembre, e di aver parlato con Roger Federer di questioni legate al ritiro dall’attività agonistica.
Nel confermare il suo ritorno allo Stifel U.S. Ski team, la presidentessa della Federazione americana di sci e snowboard Sophie Goldschmidt ha detto: «La grinta e la sua passione per lo sci sono un’ispirazione e non vediamo l’ora di ammirarla di nuovo sulla neve».