Seconda e ultima giornata dell’AlpeCimbra Fis Children Cup: è mancato l’acuto d’oro per la selezione italiana, ma sono comunque arrivate due medaglie, entrambe nello slalom under 14 femminile, oltre che il titolo nella classifica per nazioni. Lara Colturi ha mancato una storica doppietta per 42 centesimi. Al comando a metà gara con 9 centesimi di margine sull’austriaca Maja Waroschitz, l’azzurrina ha commesso qualche imprecisione nella seconda manche, ma è comunque riuscita a infilarsi al collo un argento, che va ad aggiungersi a quella d’oro conquistata nel gigante. A completare il podio è stata un’altra italiana, Angelica Bettoni. Terza a metà gara, la bergamasca ha confermato la posizione anche al termine della run decisiva, staccata di 2”22, con Ludovica Righi (partita per ultima nella prima discesa) e Giorgia Collomb sesta e settima.
Lo slalom under 14 maschile, invece, ha premiato il tedesco Benno Brandis, secondo a metà gara a 71 centesimi dal russo Prokhor Evastratov. Quest’ultimo è caduto nelle prime porte del muro della pista Martinella Nord, spianando la strada verso il successo a Brandis. Argento per la Finlandia con Felix Maksimow, che era sesto a metà gara ed è stato agevolato – oltre che dall’ottima prova offerta – dalle uscite del russo e di Edoardo Simonelli, quarto al termine della prima manche. Maksimow ha pagato un ritardo di 25 centesimi, lo sloveno Miha Oserban ha centrato la medaglia di bronzo a 40 centesimi dal vincitore. Quinto e migliore degli azzurri il portacolori dello sci club Abetone Alberto Landini, che ha preceduto l’austriaco Asaja Sturm, scivolato dal terzo al sesto posto nella seconda run. È uscito di pista nella prima discesa, nella parte finale del muro, il trentino Andrea Armari.
Gli under 16, invece, si sono confrontati in gigante. Il pendio della pista Agonistica ha esaltato le qualità di Zrinka Ljutic, che ha siglato una splendida doppietta, bissando il successo conquistato il giorno precedente in slalom. La giovane croata è entrata così di diritto nella storia della manifestazione, lei che era già riuscita a conquistare un doppio oro nel 2018, al tempo nella categoria under 14. La Ljutic ha costruito il proprio successo nella prima manche e ha poi tenuto a debita distanza le dirette concorrenti alla vittoria, in primis le due austriache Viktoria Burgler e Victoria Olivier, seconda e terza a 1”02 e 1”06.
L’Italia ha centrato un doppio piazzamento ai piedi del podio, con Francesca Carolli (già argento in slalom) e la veneta Giulia Maria Trentin quarta e quinta, staccate di 1”32 e 2”75. Poco dietro, settima a 2”95, l’altra azzurra Ambra Pomarè, seguita in undicesima piazza da Ginevra Gaiani.
L’ultimo titolo di giornata ha preso la volta dell’Austria, che ha vinto entrambe le gare under 16 maschili. In gigante si era imposto Florian Strauss, in slalom invece è toccato a Paul Wagner. Già al comando a metà gara, Wagner ha legittimato la propria vittoria nella manche che ha assegnato le medaglie, chiudendo al primo posto con un vantaggio di 1”70 sullo svizzero Niklas Trummer e di 1”76 sullo sloveno Anze Adamek, secondo e terzo sia a metà gara sia al termine delle due discese. Medaglia di legno per Federico Romele, quarto, con Fabio Allasina appena dietro: lo sciatore dello Ski College Limone si è esibito in una straordinaria rimonta nella seconda manche, risalito dal 29° al quinto posto, grazie al miglior tempo nella seconda manche. Bene anche il gardenese Marc Comploj, settimo, mentre l’atleta di casa Tommaso Speri ha chiuso 13°.