Marcel Hirscher fa il vuoto in Alta Badia. Rifila 2”53 a tutti con una sciata sempre più sicura e convincente, dando l’impressione di non prendersi troppi rischi. L’austriaco vola e si prende la sesta vittoria sulla Gran Risa con due manche da vero re. Imbattibile. Sei successi nelle ultime sei edizioni di uno dei giganti di più belli al mondo. Applausi, boato, Hirscher colpisce e lascia il segno sulle Dolomiti. Secondo posto per il francese Thomas Fanara che recupera dodici posizioni e conquista il dodicesimo podio della carriera. Torna a sorridere il francese Alexis Pinturault che ritrova il podio in gigante che non vedeva dal 3 marzo dello scorso anno, quando concluse terzo a Kranjska Gora. In Alta Badia risale di quattro posizioni e chiude terzo a 2”69 dalla vetta.
Luca De Aliprandini è il migliore degli italiani, chiude settimo e recupera ventuno posizioni. Il suo distacco finale è di 3”14, ma in casa Italia il piatto piange. La manche di Finferlo è stata molto bella, ma non può cancellare quello che finora hanno fatto i gigantisti italiani. «L’involuzione non esiste – dice Finferlo in zona mista, mettendoci un pizzico di rabbia – Fino a ieri ero criticato e domani tutti parleranno bene della mia manche: da un giorno all’altro cambia tutto. Il podio? In gigante arriverà». L’azzurro è soddisfatto della manche, riparte da quelle sensazioni, ma è arrabbiato «perché volevo fare di più, specie se si corre in Italia. Ho iniziato tra le difficoltà, mi è mancata la sicurezza già dall’estate, ora servono un po’ di gare per recuperare concentrazione e coraggio».
Manfred Moelgg è uscito da un periodo di influenza, si è allenato poco e ha fatto fatica sulla Gran Risa. Alla fine delle due manche chiude 21°, a 4”54 dalla vetta. Dietro nulla: tutti gli altri non si qualificano e l’Italia, nel gigante di casa, inserisce solo due atleti nella seconda manche. Si salva Simon Maurberger, il giovane del gruppo B che non ha raggiunto la qualifica, ma ha comunque strappato un 35° tempo.