Fisi in Tour, Roda conferma il criterio di discrezionalità per le convocazioni ai Giochi

Si è aperta Fisi in Tour a Bolzano. Il presidente Flavio Roda ha incontrato una vasta platea composta dai direttori tecnici, diversi coach ed oltre 300 atleti di tutte le discipline. Il bolognese di Vidiciatico ha spiegato come la FISI abbia deciso di cedere agli atleti come spazio personale i 40 centimetri quadrati sulla giacca termica, poi ha affrontato il tema della qualificazione alle Olimpiadi, che questa volta non prevede criteri rigidi ma una scelta tecnica che permetterà di portare all’appuntamento coreano gli atleti più in forma al momento dei Giochi (come aveva già sostenuto a Milano in una conferenza stampa). 

Il ministro Luca Lotti con il presidente Fisi Flavio Roda ©FISI/Pentaphoto

DALLA PARTE DEGLI ATLETI – A seguire ha illustrato il concetto della titolarità personale dei contratti di sponsorizzazione individuale, le questioni legate alla fiscalità per gli introiti dagli sponsor, il rapporto privilegiato che gli uffici federali devono avere con gli atleti, che non può essere mediato da figure terze, formalmente non riconosciute dalla federazione.
Infine, Roda ha chiesto la collaborazione degli atleti nella diffusione del progetto «Campioni in pista per la ricostruzione», il progetto charity avviato in collaborazione con i Gruppi Sportivi militari che ha come scopo la raccolta di una somma di denaro da destinare ad una stazione danneggiata dal terremoto dello scorso anno. «La Federazione sarà sempre dalla vostra parte e per ogni esigenza non esitate a rivolgervi agli uffici federali».

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