Marsaglia: «Siamo una grande squadra». Goggia: «Inaspettato». Brignone: «Manca fiducia»

Storia fa… rima con vittoria. Quindi, grande risultato indubbiamente sì, per la squadra italiana femminile di gigante (cinque atlete tra le prime nove), ma adesso bisogna puntare al successo pieno, che non è ancora arrivato. Certo, due podi in tre gare (due su due in gigante), con atlete diverse (Bassino e Goggia) e le prove veloci all’orizzonte sono un bel modo di iniziare la stagione 2016-2017. Ma con una squadra di gigante così forte è ovvio che l’asticella si alzi prova dopo prova. Sicuramente è stato bello vedere tutte e otto le italiane qualificate alla seconda manche a Killington scendere all’attacco, senza paura, in una situazione difficile con neve umida e nebbia. Avanti così.

GOGGIA (da fisi.org) – «Non mi aspettavo minimamente di salire sul podio, nella prima manche avevo tagliato troppo nei buchi che si erano creati sulla pista e avevo perso tempo, nella seconda sono partita spingendo il più possibile e, pur con qualche errore, è arrivato il risultato. Inaspettato anche perché faccio podio in gigante, disciplina nella quale sto facendo bene, ma dove sono meno matura rispetto al superG. Non mi gaso più di tanto, perché so che questo sport un giorno ti fa salire alle stelle e il giorno dopo ti fa rendere conto che non vai avanti. Mi godo comunque il risultato e vivo alla giornata, dedicato a tutte le persone che mi vogliono bene e a me stessa, perché dopo quattro operazioni alle ginocchia voglio vedere chi si butta giù da una pista così.. La prossima gara è a Lake Louise e vedremo».

Sofia Goggia, forse non ci crede ancora: primo podio in Coppa del Mondo (@Zoom agence)
Sofia Goggia, forse non ci crede ancora: primo podio in Coppa del Mondo (@Zoom agence)

MARSAGLIA – «Sono contenta, era una giornata difficile. Come avevo già detto, le sensazioni in gigante erano davvero buone, ma tarate su una condizione completamente diversa, quella di Copper Mountain. Volevo ottenere un buon risultato, ci ho provato sia nella prima che nella seconda manche: porto a casa un settimo posto e riparto da qui. Siamo una grande squadra».

Da sinistra: Sofia Goggia, Manuela Moelgg, Marta Bassino, Chiara Costazza, Nadia Fanchini, Francesca Marsaglia. In basso da sinistra: Laura Pirovano, Federica Brignone, Karoline Pichler, Irene ed Elena Curtoni, Le uniche non al via a Soelden saranno Costazza e Pichler (@FISI/Pentaphoto)
Da sinistra: Sofia Goggia, Manuela Moelgg, Marta Bassino, Chiara Costazza, Nadia Fanchini, Francesca Marsaglia. In basso da sinistra: Laura Pirovano, Federica Brignone, Karoline Pichler, Irene ed Elena Curtoni, Le uniche non al via a Soelden saranno Costazza e Pichler (@FISI/Pentaphoto)

BRIGNONE – «Cos’è accaduto anche in questa seconda manche? Sinceramente non lo so, se me ne fossi accorta forse… non avrei fatto così schifo! Non ho molta fiducia a fare quello che faccio in allenamento, attualmente, non riesco a entrare subito in gara. Dovrò studiarmi ben bene al video, perché mentre scendo non mi rendo conto esattamente di come stiano andando le cose».

Federica Brignone in azione a Killington (@Zoom agence)
Federica Brignone in azione a Killington (@Zoom agence)

IRENE CURTONI – «Dopo la magra performance di Solden ci voleva, almeno ho visto che sono ancora capace di sciare, in gigante. Peccato non essere stata continua perché latrimenti avrei potuto portare a casa qualcosina di più».

MARTA BASSINO (da fisi.org) – «Siamo tutte lì, significa che il lavoro è stato fatto bene e che siamo sulla strada giusta. Chiaro che due centesimi, su una pista in queste condizioni, un po’ mi bruciano. D’altra parte sono sempre fra le prime e devo essere contenta. Dallo slalom non mi aspetto nulla: non so nemmeno con che numero partirò. Vado in partenza e provo a sciare al meglio delle mie possibilità».

Marta Bassino in azione in slalom a Soldeu per la combinata alpina (@Zoom agence)
Marta Bassino in azione in slalom a Soldeu per la combinata alpina (@Zoom agence)

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