Approfondiamo la questione airbag

Dainese smentisce le nota ANSA che parlava di uso obbligatorio

Questa mattina l’agenzia ANSA ha battuto questa notizia, riportata poi in forma breve anche sul sito ufficiale, riferita all’obbligatorietà dell’uso dell’airbag nelle prove veloci delle gare di Coppa del Mondo a partire da Lake Louise. L’abbiamo riportata anche noi. 

Sci: Cdm; Coppa riparte da America con airbag obbligatorio Uomini jet a Lake Louise, slalomiste con Brignone ad Aspen Lake (ANSA) – Louise (Canada), 25 nov – La coppa del mondo di sci riparte nel prossimo fine settimana dal Nord America dopo l’apertura fuori stagione di Soelden a fine ottobre e gli slalom di meta’ novembre annullati a Levi, nel nord polare della Finlandia, per mancanza di neve. La novita’ assoluta e’ che per la prima volta i velocisti dovranno gareggiare con l’airbag sotto la tuta. Dopo vari test durati anni, fatti dalla azienda italiana Dainese e mutuati dal motociclismo, la sicurezza degli uomini jet sara’ cosi’ ancor piu’ garantita dagli airbag che si apriranno in meno di 100 millesimi di secondo in situazioni di vero pericolo. Il tutto con un peso di 80 grammi e senza problemi aereodinamici. La prima gara con airbag sara’ la discesa uomini di sabato prossimo a Lake Louise (in Canada, ore 19,30 italiane) seguita domenica da un supergigante. Oggi (ore 19,30) prendera’ invece il via la prima delle tre prove cronometrate con gli azzurri dati in gran forma e capitanati da Dominik Paris e Christof Innerhofer. Le ragazze sono invece negli Usa, ad Aspen, in Colorado, mecca montana dei vip ultra ricchi americani: venerdi’ gigante (ore 18 e 21 italiane) mentre sabato e domenica ci saranno due slalom il primo dei quali recupera quello non disputato a Levi. Per il gigante l’attesa e’ tutta concentrata su Federica Brignone che ama questa pista dove e’ salita per la prima volta sul podio e soprattutto dove ha vinto senza problemi il gigante di esordio stagionale di Soelden. (ANSA)

In seguito ad alcune segnalazioni ci siamo messi in contatto con Dainese e con Marco Pastore, responsabile della parte sportiva nel settore sci, che ha chiarito la vicenda circa il D-Air Ski. In pratica la notizia ANSA si è rivelata una bufala, ma affidandoci all’autorevolezza della fonte l’avevamo pubblicata. Ecco quindi tutto quello che c’è dietro l’airbag, spiegato in una nota di Dainese. 

«Il D-air Ski è stato sviluppato negli ultimi cinque anni per poter apportare un grosso miglioramento in termini di sicurezza agli atleti dello sci. I primi anni sono stati fondamentali per raccogliere dati e per mettere a punto l’algoritmo di attivazione del sistema. Durante le ultime due stagioni, diversi atleti hanno testato il sistema sul campo, più precisamente durante le prove ufficiali di discesa di coppa del mondo, oltre che in allenamento. In questa fase, la messa a punto non ha riguardato solo l’algoritmo, ma anche il fit, comfort e l’incidenza aerodinamica. Dallo scorso gennaio, il D-air Ski fa parte del racing equipment secondo gli standard della FIS. È pertanto autorizzato l’utilizzo in gara e siamo finalmente arrivati al momento dell’esordio, a Lake Louise. 
Già da oggi, parecchi atleti utilizzeranno il sistema in prova. I nomi per le gare verranno resi noti alla vigilia. D-air ski protegge il busto, le spalle, le clavicole e la schiena, oltre che limitare possibili traumi al collo. Questo risultato è stato reso possibile grazie alla collaborazione con la FIS, Federazione Austriaca, Italiana, Canadese e USA. Si tratta di un sistema molto innovativo e non necessariamente accettato da subito da parte degli atleti. Per questo si è voluto procedere assieme a coloro che hanno voluto credere nel progetto fin dall’inizio. È prematuro parlare di obbligatorietà e non è infatti mai stato dichiarato, ne dalla FIS, tantomeno da Dainese».

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