Nel primo training il vento, nel secondo la nebbia. E’ Lake Louise, prendere o lasciare. Le condizioni perfette non ci sono mai da quelle parti, o quasi, il freddo è pungente; è già stata un’impresa preparare la pista per le gare femminili. In alto la neve scarseggia, motivo per cui la partenza è sempre stata abbassata nei primi due training di circa cinquanta metri e qualche passaggio iniziale resta diverso dal solito. Poco male. Le azzurre crescono prova dopo prova e potranno andare all’attacco del podio per tutto il weekend di gara. Curiosità per vedere Shiffrin in azione, Lara Gut rimane principale favorita anche per la “tripletta” in tre giorni. Vedremo. Giovedì 1 dicembre ultimo training, alle 20.30 italiane.

PAROLA A SOFIA – «Pista bella, ma era coperto, si vedeva poco per terra – ci dice Goggia da Lake Louise -. Comunque non ci sono insidie particolari, per il resto è tutto a posto. In alcuni punti il tracciato è mosso e credo lo sarà sempre di più con il passare dei giorni. Sono soddisfatta della mia seconda prova, anche se ho tirato un po’ i freni sul… salto».
GHEZZE – «La nebbia oggi andava e veniva – ammette il responsabile del team di velocità, Alberto Ghezze -. Sono contento per l’atteggiamento di tutte le nostre ragazze. Per l’ultimo pettorale vedremo l’ultima prova, non era in programma corresse Brignone anche in discesa, ma aspettiamo il terzo training».
