Il migliore degli azzurri è stato Innerhofer al nono posto
Prima giornata di prove sulla Stelvio di Bormio, che si è fatta subito ‘sentire’ nelle gambe degli atleti. Cielo velato ma non troppo coperto – anche se la visibilità lasciava un po’ a desiderare – e temperature attorno allo zero. La neve in pista era piuttosto dura e a giudicare dai commenti degli atleti, è risultata più impegnativa di ciò che era sembrato in ricognizione. Quasi tutti, dopo aver tagliato il traguardo, si sono piegati cercando di alleviare il dolore ai muscoli. "Benvenuto a Bormio" ha urlato Andrej Sporn della Slovenia ad un giovane compagno di squadra stremato nel parterre dopo la sua prima discesa in carriera sulla Stelvio. Fatica che si è sentita ancora di più perché questa prova era in programma subito dopo le festività natalizie, che in un modo o nell’altro hanno ‘spezzato’ il ritmo degli atleti. «Da metà in giù ho smaltito tutto il panettone» scherzava un sorridente Patrick Staudacher, partito con il numero uno e autore di una discreta prova alla ricerca delle linee migliori. Chi non ha invece scherzato per nulla è stato Michael Walchhofer, autore del miglior tempo: conosce bene la Stelvio, qui ha vinto due volte, e sembra ben intenzionato a riprendersi ciò che a Lake Louise e in Val Gardena gli è stato tolto. Alle sue spalle Andrej Jerman e Cristoph Gruber, quindi il quartetto elvetico Defago, Gruenenfelder, Cuche e Buechel. Migliore degli azzurri Christof Innerhofer al nono posto. Le previsioni meteo per domani sono simili alla giornata di oggi: il rombo dei motori si alzerà un po’ più forte in vista della discesa di martedì.