Visita in Finlandia per Peter Fill

Mercoledì ad Helsinki dal professor Sakari Orawa

“Non credevo che l’infortunio fosse di questa entità. Dovrò stare fermo più del previsto, ma non so ancora quanto. Ho male, a Ushuaia facevo fatica anche addirittura ad entrare nel letto. Scoraggiato? E’ la peggior diagnosi che potesse essere confermata dalle analisi, ma penso anche che in otto anni non ho mai avuto nulla, quindi…”. Non ha perso comunque la serenità Peter Fill. Intanto abbiamo contattato telefonicamente il dottor Andrea Panzeri: “E’ confermato lo strappo al tendine dell’adduttore e alla parte bassa degli addominali. Abbiamo preso contatto con uno specialista: è Sakari Orawa, si trova a Helsinki, lo conosciamo bene perché ha avuto già contatti con la commissione medica Fisi quando ha operato Kristian Ghedina. Mercoledì voleremo in Finlandia per una visita che ci chiarirà meglio le idee. Allora potremmo sapere i tempi di recupero. Presumibilmente se il professore finlandese deciderà di operare Fill, e lo farebbe il giorno stesso, i tempi di recupero sarebbero di circa un mese e mezzo. Altrimenti, anche di più. Tuttavia aspettiamo cosa decide Orawa”.

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