Vail 2015, per gli azzurri un superG da dimenticare

Paris: «Voltare subito pagina e pensare alla discesa»

Male. Una brutta gara, una prestazione da dimenticare. Certo, non è il caso di fare processi e sparare sentenze affrettate. Ci mancherebbe altro. Il Mondiale dei ragazzi è appena iniziato, ma senza dubbio ci aspettavamo di più dopo la stagione stratosferica di Dominik Paris in superG, dopo un Christof Innerhofer ed un Werner Heel in crescita, e con un Matteo Marsaglia che a Beaver Creek ha sempre dato e fatto il massimo. Il migliore, anzi i migliori, sono Paris e Marsaglia appaiati al quattordicesimo posto. Poi Inner diciottesimo e ventiseiesimo Heel. Marsaglia e Inner sono sulla stessa lunghezza d’onda: parlano di neve non dura a sufficienza, difficoltà di mollare lo sci perchè lo spigolo rimaneva troppo appiccicato sulla neve. In parte sarà anche vero, in parte però è necessario ricordare che oggi si deve parlare di debacle, perchè la Birds of Prey è la ‘nostra’ pista, una delle ‘nostre’, dove in questi anni ha fatto sfracelli il ‘dream team’.

LE DICHIARAZIONI DEI NOSTRI – Ecco Marsaglia: «Dovevo spingere di più, ho avuto troppo rispetto. Pista bella, come sempre, ma questa neve non ti dà fiducia». Inner: «Non ho avuto risposte perfette dagli sci, sembrava di rimanere sempre agganciato. Non è andata, ho provato a fare il meglio, ad attaccare, ma è andata così». Poche parole, spinte da una grande delusione. Paris: «Cambiare subito pagina e pensare alla discesa. Ho sbagliato l’ingresso nella seconda porta, poi non ho mai trovato il giusto ritmo e le linee più efficaci». Chiude Heel: «Pista fantastica, a tratti mi sono anche piaciuto. Tuttavia ho fatto un errore grossolano prima dell’ultimo salto. E poi, è mancata un po’ di cattiveria».
 

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