Kilde padrone della Streif. La Francia fa festa con nonno Clarey e Giezendanner. 12° Marsaglia, 15° Bosca

Spregiudicati. Guerrieri. Attaccanti. Davvero inesauribili i norvegesi. Via Svindal, fermo Jansrud, ecco un altro vichingo che primeggia ormai con straordinaria regolarità. Non serviva la vittoria sulla Streif di oggi per conoscere la classe di Aleksander Aamod Kilde, ma la consacrazione arriva proprio sulle leggendarie nevi tirolesi dell’Hahnenkamm Rennen di Kitzbuehel giunto all’edizione numero 82. E’ davvero pazzesco come questa piccola formazione norvegese possa dominare la scena in tutte le discipline e soprattutto rigenerandosi sempre con ricambi di valore. E oggi Kilde è stato davvero imperiale su una Streif mutilata con partenza abbassata a causa del vento: si mangia Steilang, Stradina, Alte Schneise, Hausberkante e Zielschuss. Pazzesco nelle parti tecniche, supremo nel mollare lo sci quando la Steif si addolcisce.

Kilde sulla Streif ©Agence Zoom

E’ nettamente il più veloce, anche se un francese dalle 41 primavere lo ha fatto penare. E si, davvero eterno Johan Clarey che conquista il terzo podio in carriera e tutti e tre sono stati conquistati sulla mitica pista austriaca. Il transalpino termina a 42 centesimi da Kilde. E terzo? Si stavano completando le operazioni per il podio con l’austriaco Mattias Mayer. Invece con il 43 spunta Blaise Giezendanner: chiude terzo a 63 centesimi dal podio, beffando per 4 Mayer. E’ vero, ha sfruttato in particolare il vento che per qualche numero ha soffiato a favore, ma comunque bravissimo. Che festa per la Francia, seconda solo a Kilde. Il fenomenale Marco Odermatt è quinto: va forte in gigante, superG e discesa su ogni tipo di neve e pendio. Ha le mani sulla Coppa del Mondo overall ed anche oggi è andato come un treno. Sesto l’ottimo canadese James Craword, davanti allo statunitense Travis Ganong e allo svizzero Beat Feuz. A completare la top ten lo svizzero Niels Hintermann e l’austriaco Daniel Hemetsberger

Johan Clarey ©Agence Zoom

GUARDA LA CLASSIFICA DELLA DISCESA DI KITZ 

DELUDONO PARIS ED INNERHOFER – Non fanno faville i big italiani. Aspettavamo Dominik Paris sul podio dopo quello di Wengen: la concorrenza è davvero alta lo sappiamo, ma il fuoriclasse della Val d’Ultimo ha vinto a Kitz tre discese e un superG. Come non sperare in un’altra impresa? Invece oggi finisce attardato a 2.22, quattro centesimi in più di Mattia Casse. I due terminano rispettivamente 26° e 27°. Il migliore dei nostri è Matteo Marsaglia: l’esperto velocista azzurro, quarto a Beaver Creek e quindi decimo a Bormio, si piazza 12° a 1.43. Per Matteo, fatale la stradina, l’unico punto dove a Kitzbuehel bisogna far correre lo sci. Christof innerhofer paga anch’egli quel passaggio: è 17° a 1.70. Ci aspettavamo di più da Inner dopo l’ultima prova conclusa in testa. E poi c’è la bella notizia di Guglielmo Bosca sceso con il 44: eccolo 15°, miglior risultato in Coppa del Mondo e proprio nell’olimpo di Kitz. Dulcis in fundo a punti anche Pietro Zazzi: 28° con il 51. Deludono i big Domme e Inner, ma i giovani questa volta spingono. «From A2 with love», scriveva dopo Beaver Marsaglia…

Dominik Paris ©Agence Zoom

 

 

Altre news

Mont Tremblant: comanda Vlhova, Bassino e Brignone sbagliano, sono quarta e sesta con grandi distacchi

C'è Petra Vlhova al comando del secondo gigante di Mont Tremblant, dove la pista non è tra le più difficile ma ricca di dossi che in più di una occasione hanno causato problemi. E con il disegno di oggi,...

In crisi il calendario di Coppa del Mondo maschile: cancellato anche il superG di Beaver Creek

Pazzesco, bestiale. Ma alla fine ci sta. L'uomo non può nulla davanti alle condizioni avverse del meteo, davanti alla natura insomma. Vento, nebbia, neve: niente da fare a Soelden per il gigante, a Cervinia/Zermatt per le due discese e...

Federica Brignone: «Il gigante è la mia prima specialità, vincere in Canada mi mancava»

La prima vittoria in Coppa del Mondo, proprio in gigante, nel lontano 2015 a Sölden. Ogni anno almeno un successo, sino a quello di Mont Tremblant, ancora in gigante: sono ventidue. Che dire ancora di Federica Brignone, della sua...

Capolavoro Brignone. E tanta Italia nel gigante di Tremblant

Spettacolo Brignone. Partiva da leader, ma aveva pressione a mille. Perché Petra Vlhova e Mikaela Shiffrin avevano disputato una seconda run da paura, con il primo e il secondo tempo di manche. La valdostana era al cancelletto di partenza...