Maldifassi: «C'è un po' di ritardo, stiamo ultimando la vestibilità»
A che punto siamo allora con le tute da gara Kappa? La domanda sorge spontanea, visto che l’anno scorso già a luglio erano stati svolti i test in galleria del vento. Abbiamo interpellato Stefano Maldifassi, responsabile ricerca Fisi: «Stiamo correndo per arrivare in tempo con l’appuntamento di Soelden e con la trasferta nordamericana. Intanto per il momento abbiamo battezzato il tessuto, ossia scelto quello su cui lavorare e approfondire dettagli, inserire accorgimenti, prendere in considerazione eventuali problemi. Ora il lavoro è ancora sulla vestibilità, sulla personalizzazione». Su alcuni atleti, ovviamente quelli di punta, si sta lavorando specificatamente. Stiamo parlando di Manfred Moelgg, Massimiliano Blardone, Davide Simoncelli, Christof Innerhofer, Werner Heel, Peter Fill, Dominik Paris, Matteo Marsaglia, Patrick Staudacher, Manuela Moelgg, Denise Karbon, Elena Curtoni, Federica Brignone, Francesca Marsaglia, Daniela Merighetti, Johanna Schnarf Nadia ed Elena Fanchini. E Giuliano Razzoli? La XL del modello Kappa sembra fatta su misura per l’olimpionico, per questo niente personalizzazione. «Le tute sono fatte da i due soliti fogli in lycra, incollati su una membrana forata, sistema che fa guadagnare in aerodinamica e compattezza, in quanto l’incollaggio è più omogeneo. Quando finiremo il lavoro sulla vestibilità e completeremo con Kappa gli ordini dei tessuti, potremmo dedicarci ai lavori in galleria del vento», ancora Maldifassi. Il tempo stringe, ma si lavora sodo. Paolo Fulgenzi, responsabile sponsorizzazione di Kappa, interviene sulla questione: «Ritardi ci sono, ma sono fisiologici in quanto abbiamo firmato a fine primavera l’accordo con la Fisi. Comunque per la trasferta argentina abbiamo messo a disposizione tute, anche se i modelli da allenamento, e giacche. L’anno prossimo sarà diverso, sarà naturale muoverci prima. Questo era una sorta di anno zero. Intanto ad ottobre andremo in galleria del vento. Dove? Credo a Milano al Politecnico, ma è ancora in via di definizione». Tuttavia il ritardo non è dovuto tanto al fatto di essere oggi a fine settembre, ma piuttosto dai problemi che potrebbero sorgere se alle prime analisi in galleria i tessuti dovessero creare problemi sull’aerodinamica e si dovessero studiare nuovamente altre tipologie di tessuti. Per questo motivo desta un po’ di preoccupazione, in riferimento al discorso dei ritardi, il fatto che Energia Pura non collabori più con Fisi per le tute, in quanto la ditta veneta ha a disposizione una variegata tipologia di tessuti in Lycra, per correre insomma più velocemente ai ripari. Ed anche per questo è parsa un po’ affrettata la decisione di non prendere spunto dalla conoscenza che Fisi ed Energia Pura avevano stabilito in questi anni.