Vince l'austriaco Schoerghofer. Domani si gareggia ad Andorra
Ottima prova degli azzurri nel gigante di La Molina: Alexander Ploner, dopo aver concluso al comando la prima manche, si è piazzato al terzo posto, seguito da vicino da Michael Gufler, Wolfgang Hell e Hagen Patscheider (miglior tempo nella seconda manche), sispettivamente quarto, quinto e sesto. A vincere è stato l’austriaco Philip Schoerghofer davanti al finlandese Jukka Leino. A punti anche Kurt Pittschieler (undicesimo), Matteo Marsaglia (ventesimo) e ‘Toni’ Fantino, ventinovesimo: per il talento di Cuneo si tratta dei primi punti in carriera nella competizione continentale. «Una bella gara, finalmente – ha commentato il responsabile azzurro Raimund Plancker dai Pirenei – dopo le nevicate dei giorni scorsi. Oggi è uscito anche il sole nella seconda manche e siamo riusciti a disputare una bella gara, su neve dura anche se non eccessivamente ghiacciata. Poteva anche starci la vittoria, ma nella seconda manche ‘Ploni’ non ha sciato bene come nella prima». Molto bene i giovani, una nota positiva nel clan Italia. «Hagen Patscheider ha fatto una seconda manche strepitosa: era trentesimo nella prima, ha sfruttato benissimo il numero di partenza facendo segnare nettamente il miglior tempo, dimostrando che anche in questa disciplina potrà dire al sua. Sono contento anche delle gare di Fantino, che è andato a punti commettendo errori abbastanza gravi in entrambe le manche, e di Borsotti, che era ventinovesimo nella prima manche e poi è uscito». La classifica di specialità ora vede gli azzurri proporsi nelle zone alte della classifica. Ploner è secondo (241 punti) alle spalle dell’austriaco Schoerghofer (261), Gufler è terzo (195 punti), Wolfgang Hell è quinto (156 punti). Si tratta di capire quali sono le intenzioni della direzione tecnica, se puntare su questi atleti più anziani per fare due posti fissi per la prossima stagione (visto anche che nessuno dei principali avversari in classifica ha grandi motivazioni di posto fisso), oppure lasciarli da parte per far correre i più giovani. «Dal mio punto di vista – ha concluso Raimund – in Coppa Europa dovrebbero farsi le ossa i giovani, per creare il giusto ricambio ai Blardone e Simoncelli. Se i più vecchi vengono qui, devono andare davvero forte. Per piazzarsi a ridosso del podio non so quanto significato abbia». Piuttosto chiaro il punto di vista del responsabile della Coppa Europa. Il programma della Coppa Europa ora prosegue con altre due gare di gigante, domani e dopodomani, a Soldeu, Andorra.