Che gigante, che spettacolo, che battaglia fra le placche di ghiaccio, sulle onde e sulle gobbe, sul muro che è una picchiata verso il catino festante di Adelboden da tutto esaurito. Altro che ‘ghost edition’ come sosteneva per sdrammatizzare il comitato organizzatore la passata stagione, oggi oltre 20.000 presenze per la 66a edizione dell’ internazionale Adelbodner Skitage. Per un’altra volta, come sempre, che giornata sugli alpeggi gelati del Chuenisbärgli per il gigante dei giganti. Per i nostri colori purtroppo c’è un Luca De Aliprandini che deraglia nella prima manche dopo ottimi parziali: per il trentino sembrerebbero solo contusioni.
A dominare la scena il solito Marco Odermatt: efficace, linee pulite, non fa una piega e dove gli altri tribolano e sciano a volte in trattenuta per stare nel tracciato, lui pennella le curve con leggerezza. E sbaglia anche Oderematt sul muro. O almeno, perde terreno, ma i sui sci corrono sempre, scivolano in continuazione verso la massima pendenza. Oggi lo svizzero è davvero devastante e il successo sulle nevi di casa lo consacra definitivamente: cinque giganti per quattro vittorie e un secondo posto (l’altro successo a Kristofferesen). Sempre più leader della specialità e della Coppa del Mondo generale. Sul podio battuti, ma grandi protagonisti della battaglia fra le porte larghe, il sempre regolare austriaco Manuel Feller staccato di 46 centesimi e il francese Alexis Pinturault di 54. I tre hanno fatto un’altra gara, sono oggi di un altro pianeta.
Quarto a 1.77 infatti lo svizzero Justin Murisier, quinto a 1.89 il campione del mondo il francese Matthieu Faivre e sesto, tutti appiccicati come si vede dai distacchi, il norvegese Henrik Kristoffersen a 1.91. Due centesimi più indietro il croato Filip Zubic e tre un altro svizzero a completare la festa rossocrociata, Loic Meillard. Chiudono la top ten l’austriaco Marco Schwarz, che prende oltre due secondi e mezzo, ed il francese Cyprien Sarrazin.
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AVANZANO I NOSTRI – L’Italia fa un passo avanti. Il primo è Giovanni Borsotti: 17°, anche se i distacchi sono oltre quattro secondi intorno a questa posizione. Risponde comunque presente il team di Roberto Lorenzi, Walter Girardi e Giancarlo Bergamelli. Appena dietro a Gio ecco Alex Hofer: bravo il finanziere che conquista il suo miglior risultato nella massima serie.
Una posizione dietro un Simon Maurberger sempre costante fra gigante e slalom. Cresce gara dopo gara, adesso lo spettiamo ancora più davanti. Peccato per Riccardo Tonetti: sbaglia nel muro finale e chiude ventitreesimo, ma sicuramente oggi poteva essere ancora più davanti. Dietro Ricky troviamo Giovanni Franzoni, classe 2001, che porta casa i primi punti in Coppa del Mondo. Applausi. Domani slalom.