Tina Weirather, Mirjam Puchner. Chi sono costoro? Le vincitrici delle gare individuali disputate lo scorso anno alle Finali di St. Moritz sulle piste iridate (che comunque quest’anno si presenteranno probabilmente un pochino modificate) in velocità, rispettivamente in superG e discesa. I Mondiali sono ormai alle porte. Attesi 589 atleti (360 uomini e 229 donne) da 76 nazioni diverse, che gareggeranno in 10 eventi da medaglia individuali (slalom, gigante, superg, discesa, combinata per entrambi i sessi) oltre al Team Event a squadre. SRF, la TV di stato elvetica, curerà la produzione del segnale TV internazionale. Previsti più di 1300 volontari per sostenere l’organizzazione, che finora ha venduto oltre 76.000 biglietti. Le medaglie d’oro, d’argento e bronzo sono state create dal designer svizzero Alex W.Diggelmann (1902-1987). L’inno della FIS, che risuona alla presentazione dei singoli eventi, all’inizio di ogni gara e durante la cerimonia di premiazione, è stato composto dal compositore austriaco Otto Strobl. C’è anche l’App scaricabile.
PISTE – E’ tempo di dare un’occhiata alle piste iridate femminili. Il tracciato di discesa, superG e gigante è praticamente lo stesso, ovviamente con partenze a diverse altezze, anche se la dicitura ufficiale FIS parla di pista “Engiadina” nei primi due casi e “Corviglia” nel terzo. In realtà solo il tracciato dello slalom donne (non per altro quello della combinata, diverso ancora) esce dal pendio di discesa e superG perché è lo stesso degli uomini, come si può notare dalla cartina sottostante. Per ora però occupiamoci delle gare veloci.
VELOCITA’ – La discesa libera femminile, prevista domenica 12 febbraio, presenta un lungo tratto pianeggiante lungo oltre 50”, che magari sarà stato reso un po’ più mosso nel frattempo, con due salti annessi, fondamentalmente da gestire sempre in posizione a parte rari momenti. Questa parte indubbiamente favorisce tantissimo atlete scorrevoli del calibro di Lindsey Vonn, Ilka Stuhec, Mirjam Puchner. Successivamente non mancano curve, una traversa, contro pendenza e anche la mini compressione che lo scorso anno ha deciso la gara soprattutto in superG. Prima dell’ultimo salto e di un altro tratto piuttosto semplice, fino al traguardo. Cosa ne pensate? Molto dipenderà ovviamente anche dalla neve e dalle condizioni meteo, che non sono buonissime per tutta la prossima settimana, eccezion fatta per martedì 7. Rifatevi gli occhi con la gara del marzo 2016. Mirjam Puchner ha il pettorale n.4.
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SUPERG – Il superG che aprirà la rassegna il 7 febbraio alle 12.00 si corre sulla stessa identica pista della libera, con partenza posizionata all’incirca venti secondi più in basso, senza il primo salto e la prima compressione. Quindi mancano all’appello appunto 20” di piano. Ovviamente la tracciatura sarà diversa e tra l’altro in mano alla squadra italiana, ma il punto chiave resta comunque la seconda (mini) compressione, proprio dove Tina Weirather un anno fa entrò male per poi uscirne benissimo, raro caso in cui un errore aiuta a prendere la linea ideale per la parte successiva, molto ripida, con conseguente aumento di velocità sul tratto finale, piatto. Guardare per credere tutta la gara del marzo 2016 nella disciplina, in particolare il pettorale n.16, quello proprio della figlia d’arte del Liechtenstein…
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