«Sto bene fisicamente e psicologicamente, oggi è andata così, lo sci è anche questo».
Sofia Goggia non si fa troppe paranoie per la mancata qualificazione, alla prima stagionale in gigante.
«Viste le condizioni di oggi mi sentivo come un leone in gabbia: erano davvero difficili per mia condizione, non ho sentito da subito i piedi e questo mi ha tolto quella poca fiducia che avevo. Non parlo delle condizioni della pista (partendo con il 31, ndr), è palese che mi manchino i ritmi e il mio disagio in questa specialità si è amplificato. Il gigante è già complicato per me, l’ho allenato poco e l’ho allenato su neve completamente diversa. Sul barrato faccio fatica: ero davvero sfasata nei tempi. Mi dispiace, ma ci vuole tempo, è un lavoro di costruzione che non si può fare da un giorno all’altro».
Messa in archivio Sestriere, naturalmente il pensiero è rivolto al resto della stagione. «Sono ancora piena dalla trasferta nordamericana. Comunque farò un blocco tecnico già previsto da tempo. Credo che, per quanto riguarda il gigante, farò Semmering, ma il mio obiettivo è quello di essere in perfette condizioni per St.Anton e Cortina. Gennaio è un mese fondamentale e voglio essere sul pezzo».
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