Sofia Goggia, desiderio gigante

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Ci tiene come non mai al gigante. Sofia Goggia ha interpretato una seconda manche di altissimo livello, ha fatto velocità nel tratto finale, dando qualcosa come quattro decimi a tutte le avversarie. Dal diciassettesimo al quarto posto, il suo miglior risultato in gigante dal gennaio 2018.
«Il gigante a un certo punto è diventato un po’ una ossessione, non riuscivo ad accettare che mi fossi allontanata così tanto da quella specialità in cui mi ero affermata all’inizio in Coppa del Mondo. Oggi tornare sul podio non lo considero un obiettivo, ma un desiderio bello». Mancano i chilometri nelle gambe e quell’attitudine a stare davanti: nel test prima di Saalbach, ci ha confermato il dt Gianluca Rulfi, era vicinissima a Alice Robinson e davanti a Federica Brignone, poi sapete tutti come è andata a finire nel gigante iridato, già lontana dalle migliori ancor prima dell’uscita, con sette decimi presi nel primo settore.

Sofia Goggia ©Pentaphoto

Il percorso passa anche da questa seconda manche. «Non pensavo di poter costruire un giro del genere. Nella prima ho sbagliato e poi non mi sentivo così vincolata a terra. Così ho chiesto più filo, non sono stata così performante sul barrato, ma ero subito a tempo e dopo, con due binari sotto i piedi, ero incollata alla neve e sono riuscita a fare tutto quello che volevo io…».
E allora si continua con costanza anche in gigante, senza frenesia, trovando sempre maggiore consapevolezza, la stessa delle discipline veloci dove proprio grazie al gigante riesce ad esprimersi con maggiore performance nelle parti più tecniche. Quinta a Kranjska Gora, quarta a Sestriere: insomma il sogno di tornare sul podio continua, convinta che diventi presto una realtà.

Sofia Goggia ©Pentaphoto

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