Livio Magoni: «Testa bassa e lavoro». Le convocate per Zagabria
Il 2014 si è chiuso con un weekend negativo per la squadra di slalom e gigante femminile, a Kuehtai, anche se, come abbiamo già scritto, non tutto è stato da buttare, no, per esempio le prove di Agnelli e Pichler in gigante, il crescente stato di forma di Irene Curtoni in entrambe le discipline, l’atteggiamento di Federica Brignone tra le porte larghe, scesa per vincere. Certo, non basta perché a questo gruppo si chiede molto di più.
LAVORO – Intanto quattro slalomiste, dopo la gara, sono rimaste in Tirolo, Austria a lavorare, con lo staff, e ieri, martedì 30 dicembre, si sono allenate proprio tra i ‘rapid gates’: trattasi di Irene Curtoni, Federica Brignone, Chiara Costazza e Nicole Agnelli. Pardeller ancora influenzata, Moelgg convalescente, ha bisogno di riposo. Manuela ha preso una gran botta all’anca una settimana fa al Passo Furcia e ha gareggiato sotto infiltrazione a Kuehtai; in gigante il dolore si fa sentire un po’ meno, ma è più difficile spingere, invece, in slalom. Ora ci sono quattro giorni di riposo per recuperare in vista di Zagabria (slalom previsto il 4 gennaio 2015).
ANALISI – Ecco il commento di Livio Magoni, responsabile del team, dopo le due gare disputate nell’inedita località a due passi da Innsbruck: «In gigante sono mancate le due punte, altrimenti, fossero entrate nelle dieci-dodici Brignone e Nadia Fanchini, staremo parlando di un risultato ben diverso. Federica ha rischiato a tutta, ne avevamo parlato anche poco prima della seconda manche: l’Idea era proprio quella, provare a recuperare quei sette decimi di ritardo, per il podio o anche qualcosa di più. E’ andata male, ma nello sci moderno se non fai così non hai nessuna chance di successo. Ci abbiamo provato, poteva andare bene, non è capitato. Per quanto riguarda lo slalom, dopo una buona prima manche l’idea era quella di provare a entrare nelle 15, per Brignone. So che è sembrato diverso l’atteggiamento, ma in realtà ha provato a spingere fin da subito anche nella seconda run. Poi ha inforcato e non se n’è accorta, sul serio, anche a noi tecnici in pista è sembrato inizialmente un impatto con il parastinco. Poi, certo, il replay ha fugato ogni dubbio, inforcata netta. Ma ‘dal vivo’ non era stato così evidente, per nessuno. Motivo per cui non ha subìto nessuna multa, la giuria di gara ha capito la situazione».
SQUADRA – Prosegue l’analisi del tecnico bergamasco: «Marta Bassino è uscita, ma stava facendo la miglior gara dell’anno. Dai parziali analizzati, era pronta per entrare nelle dieci. Stava sciando benissimo. Tante scivolate o errori nelle ultime gare, ma non siamo preoccupati noi, né tanto meno lei. Lo sci è così, capitano momenti del genere. Ha 18 anni, il futuro davanti. L’atteggiamento è perfetto e, ribadisco, stava facendo un garone. Benissimo Agnelli e Pichler, Nicole si è allenata un giorno solo in gigante dopo la botta alla schiena di Aare, e nemmeno uno in slalom, eppure anche lì stava facendo bene, fino al muretto finale, dove proprio ‘non è andata avanti’. Ha bisogno di macinare chilometri nella specialità, ma può arrivare anche in slalom. A gennaio ci darà dentro con gli allenamenti».
FIDUCIA – «Francesca Marsaglia stava sciando fortissimo in allenamento – conclude Magoni – mi aspettavo davvero facesse una grande gara in gigante a Kuehtai, ne ero assolutamento convinto, e invece probabilmente non ha capito la pista e non è riuscita ad esprimersi. Elena Curtoni è scesa in un momento in cui non si vedeva niente e non si è fidata. Ogni tanto anche lei fa delle ottime prove in allenamento, è lì davanti».
PROGRAMMA – E’ importante capire come si muoveranno slalomiste e gigantiste da qui a febbraio, quando saranno impegnate ai Mondiali di Vail (con quante atlete lo scopriremo più avanti, serve un piazzamento nelle dieci, almeno uno, in gara di Coppa del Mondo). Per Costazza e compagne, restano ancora due slalom, ma entrambi nella prima metà di gennaio, Zagabria e Flachau. Le gigantiste, invece, non avranno più prove fino al 12 febbraio 2015, giorno proprio della gara iridata, e quindi anche per loro verrà stilato un programma ad hoc, che prevede partecipazione a gare di Coppa Europa, FIS e quant’altro; è probabile che Federica Brignone possa cimentarsi in superG (previa allenamento) sia a Bad Kleinkirchheim che a Cortina d’Ampezzo.
SLALOM ZAGABRIA – Per lo slalom del 4 gennaio in Croazia, gareggeranno le solite note: Costazza, Moelgg, Irene Curtoni (purtroppo uscita dalle prime 30 della start-list), Brignone, Agnelli e Pardeller. Le ragazze azzurre arriveranno il 2 a Zagabria, per allenarsi proprio in loco, non sulla pista da gara. Non è prevista nemmeno la sciata sul tracciato… «Chiara Costazza – ci dice Livio Magoni sulle slalomiste – sta sciando fortissimo in allenamento, anche in riscaldamento, è serena, a posto fisicamente, carica, motivata, tranquilla solare e… e poi capita che fa una gara come quella di Kuehtai, con un errore grave dopo poche porte. E’ così. Capacissima di fare molto, molto bene già a Zagabria. Irene Curtoni sta crescendo piano piano, dobbiamo mettere a posto ancora qualche dettaglio, ma sta sciando bene, siamo vicini al top della condizione. In slalom c’è tanto da lavorare, soprattutto quando si allunga la distanza tra le porte in alcuni disegni. Sui dieci, dieci metri e 20, ci siamo; se si passa già a 10m e 50cm, ancora facciamo una fatica enorme e ‘le becchiamo’, sonoramente. Dobbiamo imparare a riempire meglio quegli spazi e ci stiamo lavorando su».